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Videogiochi contro l’obesità infantile? Il sorprendente studio che, grazie a una narrazione coinvolgente e personaggi su misura, trasforma la console in un alleato della salute dei più piccoli

Il lavoro, pubblicato sull’International Journal of Behavioral Nutrition and Physical Activity, porta sotto i riflettori i videogiochi attivi integrati con una narrazione coinvolgente, capaci di stimolare i bambini obesi a praticare più attività fisica.

Fondamentale nel progetto la collaborazione con Fablevision Studios, che insieme ai giovani partecipanti ha realizzato una serie animata originale di 72 episodi distribuiti in sei stagioni, pensata per accompagnare e rafforzare il messaggio dei sei videogiochi attivi scelti.

La rappresentazione dei personaggi, appositamente ambigua sotto il profilo razziale e affine, per costituzione, ai bambini coinvolti nello studio, ha favorito l’identificazione e la partecipazione, contribuendo a creare un’esperienza ludica immersiva.

Risultati dello studio: più movimento con la narrazione

La ricerca ha coinvolto 79 bambini obesi o in forte sovrappeso selezionati in diversi quartieri di Boston, suddivisi in tre gruppi sperimentali.

Il primo gruppo ha avuto a disposizione una console Xbox, con possibilità di accedere progressivamente alla serie animata e ai rispettivi videogiochi attivi; al secondo sono stati dati solo i videogiochi, privi della componente narrativa, mentre il gruppo di controllo non ha ricevuto né giochi né episodi. Nell’arco di sei mesi, i piccoli che hanno potuto contare sull’intreccio tra storia animata e gioco hanno aumentato di oltre sette minuti al giorno il tempo dedicato ad attività fisica moderata o intensa.

Notevole, inoltre, la propensione a camminare più a lungo e con passo sostenuto. Un altro dato importante: nessun peggioramento della condizione di obesità è stato registrato nei gruppi che hanno avuto accesso ai videogiochi, a prescindere dalla presenza della componente narrativa.

Da nemici ad alleati: videogiochi e lotta alla sedentarietà

Il contributo di console come la Xbox alla promozione dell’attività fisica nella popolazione infantile potrebbe essere decisamente sottovalutato. Come sottolinea la coordinatrice dello studio, rendere questi giochi più accattivanti e immersivi aumenta la probabilità che i bambini scelgano la via dell’esercizio fisico rispetto alla sedentarietà.

L’appello, così, si rivolge sia a genitori che a educatori: considerare i videogiochi attivi non come minaccia, ma come potenziali alleati nella lotta all’inattività fisica, in linea con le raccomandazioni dell’OMS che fissano a 60 minuti al giorno la soglia di attività fisica necessaria per i più giovani.

Un cambio di paradigma che apre nuove prospettive per il benessere e la salute dell’infanzia, soprattutto in un’epoca in cui la sedentarietà appare in costante crescita.


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