“Così convivo (pacificamente) con la pericardite”. La storia di Claudia e l’evento ad Arezzo
Claudia oggi conduce una vita tranquilla. “Ma all’inizio è stato un trauma – racconta – ero disorientata e spaventata. Svolgere le più ordinare attività quotidiane era diventato un problema insormontabile. Poi, ho incontrato un team di medici straordinario che mi hanno fatta rinascere”. Era il 2015 quando ha scoperto di essere affetta da pericardite, infiammazione della membrana a due strati che avvolge il cuore che può essere causata da infezioni virali, batteriche, o altre condizioni come malattie autoimmuni, traumi o insufficienza renale.
Una malattia che, stando ai più recenti studi, si presenta con un’incidenza di 27,7/100.000 persone-anno. Nel 30% per cento di questi casi, entro i primi 18 mesi, c’è il rischio di recidive mentre, i soggetti maggiormente a rischio sono i maschi tra i 16 e i 65 anni. Una patologia della quale ancora oggi si conosce poco e per la quale la ricerca, nonostante i grandi passi in avanti, deve evolversi. Ed è proprio partendo da questo scenario che, ad Arezzo, prenderà il via la due giorni di approfondimento riservata a internisti e specialiste del settore. A organizzarla, per il 24 e 25 settembre prossimi, è l’associazione Gilp Onlus, capitanata dalla presidente Claudia Tortorizio.
“Per me la scelta di Arezzo come sede di questo importante evento è stata naturale – racconta – buona parte della mia famiglia di origine si trova qui, quindi per me questa terra è un po’ casa mia”.
Professionisti a confronto ad Arezzo
Come detto, il prossimo settembre sarà la città dei grandi a ospitare un evento unico nel suo genere che consentirà a specializzandi provenienti da ogni angolo d’Italia di interagire tra loro e formarsi con il supporto dei massimi esperiti nazionali. Sono già 30 le adesioni date e 10 saranno i relatori che si alterneranno tra cui anche Antonio Brucato, direttore dell’Unità Operativa Complessa di Medicina Interna e del Dipartimento di Area Medica e Riabilitativa presso l’ASST Fatebenefratelli-Sacco di Milano. Laureato in Medicina e Chirurgia con lode, è specializzato in Medicina Interna e in Allergologia e Immunologia Clinica.
Il programma dell’evento di Arezzo
L’attività di Gilp e l’importanza della rete
“Quando mi sono ammalata oltre alle problematiche mediche che ho dovuto affrontare – racconta Claudia Tortorizio – ho dovuto fare i conti anche con una quel senso di solitudine che si avverte in casi come il mio. Dopo l’incontro con il dottor Brucato e il cambiamento di terapia ho ripreso in mano la mia vita a pieno tanto che fino a oggi sono riuscita a gestire a casa mia ben nove recidive. Ovviamente, in questo mio percorso avviato da dopo la diagnosi, indispensabili sono stati anche i miei familiari, mio marito e mia figlia, mi supportano a pieno. Negli anni del Covid mi sono resa conto di quanto la solitudine avesse reso ancora più difficile, per chi soffre della mia stessa patologia, intraprendere percorsi di cura e condivisione oltre che reperire informazioni utili. Così mi sono decisa e insieme a una gruppo di sostenitori ho ridato linfa a Gilp. Oggi siamo circa 100 associati e la nostra è l’unica realtà nel mondo che si occupa di fare divulgazione su questo tema”.
Le finalità
Come si legge nel loro sito istituzionale, “l’associazione svolge un’attività di assistenza sociale e socio-assistenziale, tesa alla promozione di progetti di informazione, studio, ricerca e cura correlati alle malattie del pericardio e a sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni su tali malattie. Per la realizzazione dei propri scopi che hanno valenza collettiva, si propone di promuovere la realizzazione di: campagne informative rivolte ai pazienti sulle attività svolte e sui percorsi assistenziali; consulenza e supporto a distanza, mediante sito internet ed e-mail, attività formative rivolte ai medici di medicina generale e ai pediatri di libera scelta, riguardanti la formulazione del sospetto diagnostico e la gestione della malattia”.
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