Spariti 15 gatti in un mese, a Cogne allarme tra i proprietari
Almeno 15 gatti scomparsi nell’ultimo mese in due villaggi che totalizzano non più di cento abitanti. E’ il mistero estivo di Lillaz e Sonveulla, frazioni di Cogne, in Valle d’Aosta.
Molti abitanti dei due villaggi hanno gatti abituati a vivere tra prati e boschi, addestrati dall’esperienza a sopravvivere agli animali predatori: volpi e talvolta anche lupi, che frequentano indisturbati quel territorio, a oltre 1.600 metri di quota, ai confini del Parco del Gran Paradiso.
I gatti ora sono “scomparsi nel nulla dalla sera alla mattina”, raccontano i proprietari. Così tante sparizioni in poco tempo hanno allarmato i residenti, ma anche l’amministrazione comunale. E’ di due giorni fa un post sul profilo social ufficiale: “In merito agli smarrimenti di gatti avvenuti nelle ultime settimane, principalmente nelle zone di Sonveulla e Lillaz, sono state contattate le autorità competenti”. E si consiglia, in caso di allontanamento degli animali domestici da casa, “di contattare la sede dei Carabinieri o la Polizia Locale”.
Il sospetto è che non si tratti di una predazione animale, ma che a far scomparire i gatti sia la mano dell’uomo. A suggerirlo sono due ritrovamenti: in un prato è stato trovato il collarino dotato di un trasmettitore Gps disattivato, mentre due felini sono stati rinvenuti morti all’interno di sacchetti della spazzatura, gettati in un cassonetto.
“Anche a Cogne potrebbe aggirarsi un killer di gatti”, dichiara l’Associazione italiana difesa animali ed ambiente che in un comunicato sottolinea: “Nei paesi di montagna i gatti girano liberi e quindi addentrandosi nei boschi possono essere oggetto di incontro con volpi ed altri predatori, ma in questo caso la situazione appare chiara non vi sarebbero tracce di aggressione da parte di altri animali e quindi potrebbe trattarsi veramente dell’opera assassina di mano umana, Invitiamo a tenere in protezione i gatti domestici per evitare ulteriori sparizioni”.
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