arrestati due stranieri in appartamento di Castello
Lotta allo spaccio continua delle forze dell’ordine a Venezia e in terraferma. Nel Sestiere di Castello scoperti altri due stranieri che spacciavano.
La rete dello spaccio si estende da Mestre al cuore pulsante della città lagunare, attraversando calli e campielli, alimentata dalla movida e dai clienti abituali. Ma la risposta delle forze dell’ordine non si fa attendere. Nelle prime ore dell’alba di giovedì scorso, un’operazione della Polizia di Stato ha portato all’arresto di due cittadini algerini, sorpresi in uno scantinato di una palazzina nel sestiere di Castello con droga e strumenti per il confezionamento delle dosi.
Gli agenti delle volanti del 113 hanno trovato nell’improvvisata base operativa circa 100 grammi di hashish, 15 grammi di cocaina già suddivisa in 27 dosi pronte per la vendita, bilancini di precisione, coltelli e materiale per il confezionamento. La segnalazione decisiva è arrivata dai residenti, infastiditi dal continuo via vai sospetto che si protraeva ormai da tempo.
L’intervento rientra in un più ampio piano di controllo e contrasto alla microcriminalità, intensificato con l’arrivo della stagione turistica. A confermarlo è stato il questore di Venezia, Gaetano Bonaccorso, che ha elogiato il lavoro degli agenti. «È il risultato di un’attività corposa e attenta – ha dichiarato – svolta con un incremento di personale proprio per affrontare il fenomeno nei mesi estivi, caratterizzati da un maggiore afflusso di presenze. L’operazione fa parte di una strategia pianificata che include anche misure di allontanamento, accompagnamenti nei Centri per il Rimpatrio (CPR) e rimpatri».
Dei due arrestati, uno è risultato incensurato e ha potuto patteggiare una pena di un anno, tornando in libertà. Il secondo, con una lunga serie di precedenti alle spalle, è stato trasferito in carcere. Non è la prima volta che Castello si trova al centro delle cronache: solo poche settimane fa, i Carabinieri avevano arrestato due uomini che avevano occupato l’abitazione di una residente, momentaneamente in vacanza, trasformandola in un’altra base per lo spaccio.
Negli ultimi sei giorni, l’azione di contrasto alla microcriminalità ha assunto una dimensione ancora più capillare. Grazie ai controlli coordinati tra le Volanti e i Commissariati di Mestre, Marghera e San Marco, sono stati rintracciati diversi soggetti irregolari sul territorio nazionale. Sette di loro, dopo gli accertamenti condotti dall’Ufficio Immigrazione, sono stati allontanati. Sei sono stati accompagnati in vari CPR distribuiti sul territorio italiano, mentre uno è stato direttamente espulso e condotto alla frontiera.
A questi interventi si aggiungono le 15 espulsioni già eseguite nel solo mese di luglio, a testimonianza di un’azione continua e mirata. Mercoledì, per esempio, due cittadini stranieri con precedenti di polizia sono stati rintracciati dagli agenti del Commissariato di Mestre ed espulsi in quanto risultati irregolari.
L’attività di controllo si è estesa anche al centro storico: martedì, nell’ambito del servizio straordinario ad “Alto Impatto” tra Marghera e Mestre, sono state identificate 80 persone. Uno degli identificati è stato trovato privo di documenti in regola e subito allontanato.
Altri interventi si sono verificati tra il Lido di Venezia e Piazzale Roma, dove gli agenti del Commissariato San Marco e delle Volanti hanno individuato ulteriori soggetti irregolari. La presenza delle forze dell’ordine è quindi costante e sempre più incisiva, sia in terraferma che nel centro lagunare.
Parallelamente all’attività repressiva, è cresciuto anche il numero delle misure di prevenzione adottate dalla Questura. Solo nel mese di luglio, la Divisione Anticrimine ha emesso 68 provvedimenti: 40 fogli di via obbligatori per persone ritenute socialmente pericolose e 25 avvisi orali. Una cifra in aumento rispetto allo stesso mese dello scorso anno, quando furono emesse 57 misure.
L’impegno delle forze dell’ordine si traduce così in un’azione visibile e concreta, volta a preservare la sicurezza di residenti e turisti, in una città che, seppur unica al mondo per bellezza e storia, non è immune dalle sfide della criminalità urbana.
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