Incidente sull’A4, l’addio a Gianni Grossi e Mario Paglino: “La loro magia rimarrà dentro di noi”
NOVARA – La foto del loro matrimonio all’ingresso della basilica, quella mano nella mano sulla spiaggia sopra le bare davanti all’altare di San Gaudenzio, a Novara. E bambole, simboli e colori dei fiori che richiamano le loro amate Barbie: il funerale di Gianni Grossi e Mario Paglino, morti domenica sull’autostrada Torino-Milano, ripercorre la storia d’amore di questi due compagni di vita e di lavoro.Le salme dei due uomini erano una accanto all’altra questa mattina per le esequie prima di essere cremate nel tempio di Biella, accompagnate dai parenti più stretti in lacrime.Grossi, di 54 anni, e Paglino, di 52, avevano fondato insieme Magia 2000, laboratorio che produceva bambole Barbie su misura conosciuto anche fra tante persone nel mondo dello spettacolo.

E insieme vivevano a Novara, di fronte ai loro grandi amici Silvia Moramarco e Valerio Amodio Giurni. Le due coppie erano state insieme a New York poco più di un anno fa ed erano tutti e domenica erano tutti e quattro insieme sulla Peugeot 3008 diretta verso Parma, per un pranzo a casa della sorella della donna. Invece la loro auto si è schiantata con la Peugeot 207 di Egidio Ceriani, 81enne che domenica ha viaggiato contromano per oltre 7 chilometri sull’autostrada A4.

Dei cinque protagonisti del terribile incidente si è salvata solo la donna, che intanto si è risvegliata dal coma all’ospedale Niguarda di Milano: “Cari amici e familiari di Gianni e Mario, siamo riuniti qui per dare loro l’ultimo abbraccio – esordisce nella omelia don Renzo Cozzi, parroco di San Gaudenzio, dopo la lettura del brano del Vangelo dedicato alla morte e resurrezione di Lazzaro – La loro morte è arrivata come un ladro, di sorpresa e all’improvviso, in un momento di gioia. Per noi è stato un terremoto, concentrato nel rumore di uno schianto. E ci chiediamo perché? Perché ora? Perché proprio a loro? Ci viene in aiuto il Vangelo di oggi: capiremo al momento della resurrezione, ora intuiamo solo in un momento difficile e duro. Vorremmo che si rialzassero come Lazzaro ma dobbiamo fidarci del Signore e continuare a vivere”.Lo stesso sacerdote ammette quanto sia difficile accettare questa tragedia, soprattutto per la dinamica del loro incidente (dopo che ieri un altro anziano ne ha provocato un altro viaggiando contromano sulla Torino-Bardonecchia, uccidendo la moglie e provocando altri tre feriti).


“Raccogliamo la testimonianza di Mario e Gianni, la loro gioia di vivere, i legami che hanno stretto, il loro volersi bene ed essere amici così profondamente. Ora pensiamo che questo sia l’inizio di una nuova realtà, con la gioia nel cuore e l’apertura della porte del paradiso – riflette ancora don Cozzi in una chiesa gremita di amici e familiari delle due vittime, cui si è aggiunto il sindaco Alessandro Canelli – So io per primo che è difficile ma è giusto pensarla così, salutando Gianni, Mario e anche Valerio e Silvia, unica sopravvissuta del tragico incidente: che ilSignore la aiuti ad andare avanti”.
Fuori dalla chiesa, mentre i presenti si stringono in abbracci e applausi, c’è chi ricorda Grossi e Paglino: “La loro magia rimarrà dentro di noi, con le loro Barbie hanno creato qualcosa di unico e che nessuno aveva mai fatto prima – considera Marco, un caro amico dei due novaresi -. Erano due persone speciali nella loro semplicità, che regalavano gioia a ogni incontro. E sono morti in un modo incredibile, assurdo”.
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