Addio ad Adriana Asti, l’attrice è morta a 94 anni
Si è spenta nel sonno, a Roma, all’età di 94 anni, Adriana Asti. Un’artista che ha attraversato oltre settant’anni di spettacolo, restando una presenza inconfondibile nel cinema, nel teatro e nella televisione di qualità. Nata a Milano il 30 aprile 1931, non ha mai smesso di sentirsi profondamente milanese nello spirito, pur avendo calcato palcoscenici e set in tutta Europa.
Gli esordi a teatro
A soli 18 anni l’esordio a teatro ne Il crogiuolo di Arthur Miller, diretta da Luchino Visconti, che più avanti le affiderà ruoli memorabili sul grande schermo: la ragazza della lavanderia in Rocco e i suoi fratelli e Lila Von Buliowski in Ludwig. Sui palcoscenici è diretta anche da Luca Ronconi, Giorgio Strehler, Mario Missiroli, Giuseppe Patroni Griffi, in un percorso che la consacra come una delle interpreti più raffinate della scena italiana. Natalia Ginzburg scrisse per lei Ti ho sposato per allegria, spettacolo che divenne uno dei simboli della sua carriera.
Dal cinema d’autore a Tinto Brass
Il debutto cinematografico arriva alla fine degli anni Cinquanta con Città di notte di Leopoldo Trieste. Poco dopo, Pasolini le affida la parte della prostituta Amore in Accattone (1961), dando inizio a un sodalizio di amicizia e stima reciproca. Nel 1964 Bernardo Bertolucci, suo primo marito, la vuole nel ruolo della zia del protagonista in Prima della rivoluzione. Seguono decine di titoli, tra cui Il fantasma della libertà di Luis Buñuel, Caligola di Tinto Brass – che lei stessa ricordava con ironia come l’inizio di un piccolo filone erotico – e La meglio gioventù di Marco Tullio Giordana, dove interpreta la madre dei fratelli Luigi Lo Cascio e Alessio Boni.
Adriana Asti è stata anche protagonista di messe in scena che hanno segnato la storia del teatro: Old Times di Pinter con Visconti, Giorni felici di Beckett allestito da Bob Wilson, fino a Danza di morte di Strindberg diretta da Ronconi.
Le grandi amicizie
Il suo mondo è stato costellato di grandi affetti: il legame intenso con Franca Valeri, con cui girò Tosca e le altre due diretta dal marito Giorgio Ferrara, sposato nel 1982, l’amicizia con Pier Paolo Pasolini, che la volle anche in Mamma Roma, il rapporto privilegiato con Visconti, che le rimase accanto artisticamente e umanamente.
Nel corso della sua carriera ha ricevuto numerosi premi: un David speciale nel 1974 e tre Nastri d’argento per Una breve vacanza (1974), L’eredità Ferramenti (1977) e La meglio gioventù (2004), a cui si aggiunge un Nastro speciale nel 2015.
Attrice di cinema e teatro, doppiatrice (memorabile la sua voce in La ragazza con la valigia), compagna di viaggio di registi, scrittori e intellettuali, Adriana Asti lascia un’eredità che appartiene a tutta la cultura italiana.
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