Liceo Gullace, sopralluogo istituzionale per l’avvio dei lavori
Mercoledì 30 luglio si è svolto un sopralluogo alla succursale del Liceo Teresa Gullace, in via Deportati del Quadraro, per l’avvio dei lavori di ricostruzione dell’edificio dopo gli incendi del 16 e 18 ottobre 2024 che avevano fortemente danneggiato la struttura. Incendi che, come diretta conseguenza, avevano portato ad una chiusura della sede a data da definirsi, con una conseguente serie di disagi legati alla gestione di tutti i 1.400 studenti dell’istituto, già accorpati per la chiusura della sede di Piazza Cavalieri del Lavoro per i lavori di messa in sicurezza antisismica.
Per l’anno scolastico 2024-25 una soluzione tampone era stata trovata – blocco del cantiere nella sede centrale e spazi messi a disposizione da altri istituti – ma ovviamente questo non poteva costituire una soluzione a lungo termine, ed in assenza di risposte concrete, dapprima il quartiere Don Bosco ha fatto sentire la propria voce organizzando una fiaccolata il 17 gennaio; dopodiché il 5 marzo gli studenti, le loro famiglie e gli attivisti del comitato di quartiere Cinecittà Bene Comune hanno deciso di portare la loro protesta direttamente sotto la sede del Ministero dell’Istruzione, accusando il Ministro Valditara di ignorare le loro richieste, e chiedendogli conseguentemente di assumersi un impegno concreto per la riqualificazione della struttura, grazie ad uno stanziamento di fondi ministeriali.
Fondi ministeriali che, alla fine, non sono arrivati, motivo per cui la ristrutturazione dell’edificio – i cui lavori partiranno il 31 luglio – sarà realizzata interamente con fondi della Città Metropolitana che ha stanziato due milioni di euro dal proprio bilancio.
Nel sopralluogo preliminare, Roberto Gualtieri, in qualità di Sindaco della Città metropolitana, ha detto che “si stringe il cuore a vedere questi danni, auspico che la magistratura possa individuare i colpevoli e che possa perseguirli con severità perché quanto è stato fatto è gravissimo. C’è stata una reazione forte della comunità e delle istituzioni: nonostante l’assenza del sostegno da parte del governo siamo riusciti a reperire le risorse e a fare partire il cantiere”
“Questa vicenda ha segnato profondamente il quartiere” ha aggiunto Gualtieri ” Città metropolitana ha reperito i fondi in via di urgenza ad aprile con una variazione straordinaria di bilancio. Sono stati battuti tutti i record di tempi, in tre mesi è stato fatto tutto per arrivare all’apertura del cantiere. Tuttavia era fondamentale per fare rientrare i ragazzi dopo le vacanze di Natale”
Daniele Parrucci, Consigliere capitolino PD, delegato a edilizia scolastica e politiche della formazione di Città metropolitana di Roma, sul mancato intervento del governo sollecitato a più riprese, ha dichiarato: “Abbiamo stanziato 2 milioni di euro come Città Metropolitana senza un euro da parte del governo. I fondi sono stati presi interamente dal nostro bilancio. Prima di questo episodio mancavano 100 milioni di euro per coprire le esigenze complessive dell’edilizia scolastica in Città metropolitana rispetto a quanto stanziato dai fondi PNRR e risorse proprie. Questi ulteriori 2 milioni di euro si sono aggiunti a un quadro già molto critico“.
“I lavori materiali dureranno 5 mesi” ha aggiunto Parrucci “ma sono stati necessari 3 mesi solo per completare tutte le pratiche amministrative, a partire dal momento in cui sono stati rilevati i danni. Poi è stata fatta la gara“. Il delegato ha quindi concluso ricordando anche la difficoltà nella gestione dell’emergenza: “Abbiamo dovuto ricollocare 1.470 studenti, è stata un’operazione estremamente complessa”
Anche Francesco Laddaga, Presidente del VII Municipio, presente al sopralluogo, ha avuto parole di speranza sui tempi dell’intervento: “Le prospettive per il futuro di questa scuola sono molto positive, avevamo detto ad aprile che entro l’estate sarebbero partiti i lavori e siamo qui. Oggi confermiamo l’impegno, i ragazzi della succursale torneranno in classe a gennaio, grazie a Città metropolitana. Ricordo che nel nostro territorio abbiamo scuole andate a fuoco dieci o venti anni fa e rimaste abbandonate“
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