Friuli Venezia Giulia

‘Ghosting’ in Italia, Trieste tra le città più etiche

30.07.25 – 10:00 – Per citare Honoré de Balzac, ‘La sola vittoria contro l’amore è la fuga’. Sarà davvero così?
Il fenomeno del ‘ghosting‘, ossia interrompere improvvisamente la comunicazione senza dare spiegazioni – nello specifico in una relazione sentimentale – è purtroppo alquanto diffuso nell’era contemporanea dominata dai social media e da legami ‘digitali‘.

Sparire all’improvviso può essere dettato da vari fattori. Voler evitare conversazioni difficili o emozioni che non si sanno gestire, avere paura del confronto o semplicemente non conoscere i propri sentimenti e non avere gli strumenti per comunicarli al meglio.
All’apparenza un comportamento maleducato e immaturo ma dietro cui si celano ansia e insicurezze e che produce un impatto psicologico sia su chi lo attua sia su chi lo riceve.

A tal proposito, la piattaforma italiana di psicologia online Unobravo ha condotto uno studio coinvolgendo 1.527 soggetti in Italia, con un campione rappresentativo a livello nazionale per genere, età e area geografica. Ciò che emerge in prima battuta è l’alta percentuale di giovani che hanno subìto ghosting, ben il 75% tra i 18 e i 24 anni.
La fascia d’età tra i 25 e i 34, invece, arriva al 70% di ghostati.
Si nota inoltre anche una lieve differenza in fatto di genere, con il 59% degli uomini che afferma di essere stato ghostato contro il 62% delle donne. Queste ultime, in particolare, dimostrano successivamente più difficoltà a fidarsi (46%) e riportano impatti negativi sulla propria autostima.

Per quanto riguarda invece chi riveste il ruolo del ‘fuggitivo‘, il 47% degli italiani ammette di aver fatto ghosting almeno una volta. Tra i single, la percentuale sale al 61%, la maggior parte tra i 18 e i 24 anni.

Come se la cava Trieste in questo contesto? Nella ricerca di Unobravo, il capoluogo giuliano si distingue per senso etico con solo il 4% che ritiene accettabile ghostare qualcuno. E’ il valore più basso in Italia, nonostante anche a Trieste la percentuale di ghostatori e ghostati rientri nella media nazionale (42%).

Scappare è spesso considerata la soluzione più semplice e indolore, ma non sempre la semplicità va di pari passo con la correttezza. Tanto veloci si scappa, tanto velocemente possono arrivare le ripercussioni a livello emotivo e psicologico.
In questi casi la vittoria non è la fuga bensì la parola. O semplicemente restare.

[e.s.]




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