Basilicata

Crisi idrica in Basilicata: «La politica fornisca soluzioni»

Il Comitato Spontaneo Giovani Agricoltori chiede in Basilicata misure immediate: «Intere colture compromesse per crisi idrica, se non è emergenza questa…».


In una nota del Comitato Spontaneo Giovani Agricoltori Lucani sulla crisi idrica si legge: «La responsabilità non si rinvia, si esercita. Il Consiglio Regionale straordinario del 21 luglio si è concluso senza alcuna decisione formale. Al termine, il Presidente Bardi ha annunciato che si sta valutando la possibilità di dichiarare lo stato di emergenza. Ma quando una crisi è evidente nei numeri, nei campi e nella quotidianità delle imprese agricole, non si valuta: si interviene. Le turnazioni irrigue si allungano, la distribuzione resta disomogenea, le prenotazioni per l’autunno non offrono alcuna garanzia.

BASILICATA, GRAVE CRISI IDRICA: EMERGENZA O AMBIGUITÀ?

Intanto – prosegue la nota – intere colture si stanno compromettendo per carenza idrica. Se questa non è un’emergenza, cosa dovrebbe esserlo? E se lo è – come i fatti dimostrano – non servono formule interlocutorie, ma una dichiarazione formale e immediata. Perché nei momenti critici, governare significa assumersi la responsabilità di decidere, non limitarsi a prendere tempo. Ad oggi, non risultano disponibili né dati oggettivi, né modelli previsionali, né indicatori pubblici condivisi. E senza basi tecniche trasparenti, ogni valutazione – anche in buona fede – perde autorevolezza e credibilità. Non si può continuare a rinviare decisioni fondamentali nel vuoto informativo.

CHIESTE MISURE IMMEDIATE E TRASPARENZA ENTRO L’1 AGOSTO

Apprezziamo l’impegno di quei consiglieri regionali che hanno raccolto e rilanciato le nostre istanze. Ma oggi la Basilicata non ha bisogno di adesioni: ha bisogno di soluzioni. Chiediamo alla Regione di esprimersi con chiarezza entro l’1 agosto: o si riconosce l’emergenza e si attivano strumenti straordinari, oppure si abbia la responsabilità di affermare che non sussistono le condizioni. La politica è chiamata a decidere, anche quando le decisioni sono impopolari. Le proposte sono già note: dichiarazione dello stato di emergenza; nomina di un commissario terzo e operativo; -piattaforma con dati, regole e criteri accessibili a tutti. Presidente Bardi, Presidente Pittella, oggi non vi si chiede di accompagnare l’esistente, a di guidare una risposta. L’autorevolezza istituzionale si esercita con atti, non con attese. È evidente che le decisioni vengono rinviate per non compromettere equilibri politici già fragili. Ma la funzione della politica non è proteggere assetti: è offrire soluzioni. Se entro l’1 agosto non ci saranno atti chiari e verificabili, sarà evidente che la politica ha scelto l’ambiguità. Noi continueremo a chiedere verità, dati, trasparenza».


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