presentato il progetto da 80 milioni
ANCONA «La presenza di Fincantieri al porto è legata a doppio filo con la storia e l’identità della città», ha detto il sindaco della città dorica, Daniele Silvetti, in apertura della tappa anconetana del roadshow “Cantieri aperti, vista sul futuro”, l’iniziativa che apre le porte degli stabilimenti del gruppo Fincantieri a istituzioni e stakeholders.
La giornata
All’incontro hanno partecipato, tra gli altri, anche l’amministratore delegato dell’azienda, Pierroberto Folgiero, il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, e il ministro per gli Affari Europei, il Pnrr e le politiche di coesione, Tommaso Foti.
E in effetti Fincantieri ad Ancona ha grandi progetti. Su tutti, la realizzazione del famoso raddoppio dello stabilimento il cui progetto, durante la mattinata di ieri, è stato illustrato nel dettaglio da Gilberto Tobaldi, direttore dello stabilimento di Ancona.
«Parliamo di investimenti», arriva subito al sodo Tobaldi. «Abbiamo raggiunto un accordo con l’autorità di sistema portuale per circa 80 milioni di euro – Tobaldi traccia il percorso – 40 li metteremo noi, i rimanenti 40 verranno stanziati da loro».
Il progetto prevede che il cantiere si trasformi, allungandosi verso monte e che la seconda banchina, che attualmente è solo di supporto, diventi una piattaforma molto più efficiente. «Tutto questo ci permetterà di aumentare l’area totale di 10 mila metri quadri e di aumentare la potenzialità mensile dello scafo di altre 200 tonnellate». Al momento, l’area totale del cantiere misura 360 mila metri quadri e ha una potenzialità di circa 1.200 tonnellate al mese. Negli anni, Fincantieri si è ampliata molto, basti pensare che all’inizio della sua storia ne misurava solo 20 mila.
La svolta
«Ad oggi siamo in grado di costruire navi lunghe 240 metri e con una stazza lorda di massimo 60 tonnellate. Ecco che, grazie a questo progetto, nei prossimi anni arriveremo a fare navi fino a 110 mila tonnellate, lunghe più di 300 metri». «Faremo in modo che il nostro cantiere si trasformi davvero. Metteremo mano ai piazzali e alle aree dedicate alle fabbricazioni. In parte ci siamo già portati avanti perché abbiamo una nuova officina», spiega tobaldi. Tra le altre attività che saranno portate avanti da Fincantieri, nell’abito del suo investimento da 40 milioni, c’è appunto la riqualifica del piazzale di manovra e della linea automatizzata di saldatura, del parco lamiere-area semilavorati e dell’area ditte, così come quella del piazzale dell’ex fonderia. Arriverà, inoltre, una nuova gru di banchina, quella attuale è di 500 tonnellate.
Del progetto di raddoppio del cantiere si parla da tempo e il percorso che ha portato alla giornata di ieri è stato lungo e tortuoso. Per molto tempo si era atteso il parere dell’Avvocatura dello Stato, per capire se avesse dovuto essere la stessa Fincantieri a coordinare gli appalti. I togati avevano infine dato il loro assenso nel 2019. A novembre del 2023 la situazione si era sbloccata con la firma dell’accordo di programma tra l’amministratore delegato di Fincantieri Folgiero e il presidente dell’Autorità Portuale, Vincenzo Garofalo. Nelle parole di Tobaldi il progetto dovrebbe realizzarsi «tra il 2025 e il 2029». Dopo anni si aspetta, dunque, solo il calcio di inizio.