Sziget Festival, 10 momenti indimenticabili
Lo Sziget Festival non è solo uno degli appuntamenti musicali più grandi d’Europa ma si tratta di una vera e propria esperienza collettiva musicale e artistica che da più di 30 anni, sull’isola Óbuda di Budapest, unisce centinaia di migliaia di persone in nome della musica, della libertà di spirito e di pensiero. Nato nel 1993 in un’Ungheria appena dopo la caduta del muro di Berlino, lo Sziget si è trasformato da quello che era ai suoi esordi studenteschi a appuntamento irrinuciabile per artisti di fama globale e fan da tutto il mondo.
Allo Sziget si sono esibite icone della musica internazionale, come italiane, si sono lanciate battaglie per i diritti e, a volte, si è semplicemente ballato nel fango. Aspettando il Festival del 2025, ecco un viaggio nell’album dei ricordi dello Sziget: tra momenti simbolici che raccontano l’evoluzione di un festival che è molto più di un semplice evento
1993: Quando tutto è cominciato
Il primo Sziget nasce quasi per una necessità: l’Ungheria, con la caduta del muro di Berlino del 1989 e della conseguente Cortina di Ferro, sta affrontando i cambiamenti storici di un paese che si sta lasciando alle spalle il regime Comunista. Tra i giovani, sopratutto, si sente nell’aria un forte bisogno di espressione culturale. Un gruppo di studenti coinvolgendo artisti underground organizza il Diáksziget (Isola degli Studenti) sull’isola Óbuda. Poche migliaia di partecipanti, una line-up quasi interamente ungherese e un’atmosfera genuinamente alternativa. Gli inizi di una grande avventura.
1997: David Bowie è tra i primi ospiti internazionali sul palco dello Sziget
Solo alla quinta edizione, lo Sziget, che a quel punto si chiamava Pepsi Sziget Festival, accoglie un’icona della musica internazionale: l’unico e irraggiungibile David Bowie. Il suo arrivo è una sorpresa per molti e rappresenta un clamoroso salto di qualità per un festival che è ancora in crescita. Il concerto entra nella leggenda, non solo per la presenza di Bowie, ma perché dimostra che un festival dell’Est Europa può attirare i giganti della musica globale. Per molti, è il vero momento in cui lo Sziget si annovera nella lista dei festival più importanti d’Europa.
Bowie, nella sua purezza angelica, sale sul palco: camicia bianca slacciata e una chitarra acustica e regala al pubblico una versione medley di Danube Blues /Jean Genie. Epico.
David Bowie – Live allo Sziget nel 1997
2002: Il primo artista italiano a salire sul palco dello Sziget è…
In una line up che per il primo anno è davvero internazionale, tra icone della musica come Iggy Pop, i The Cure e gli emergenti (all’epoca) Muse ecco che spunta anche un carichissimo Jovanotti che si esibì con una performance memorabile de L’Ombelico del Mondo. Sotto al palco migliaia persone provenienti da tutto il mondo assistettero al concerto di un emozionato Lorenzo Cherubini, un performance che per la sua unicità rimarrà sempre nella storia.
2006: Jovanotti torna con la maglia degli azzurri
Nel clima festoso della vittoria dei mondiali del 2006, tra tutte le polemiche internazionali, è lì che il cantante toscano fa il suo ritorno al festival ungherese. Questa volta per rendere le cose ancora più iconiche indossa una maglia azzurra con il logo della nazionale di calcio italiana.
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