Aggressione transfobica a Udine, proseguono le indagini
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Continuano le indagini del nucleo radiomobile dei carabinieri per individuare gli autori dell’aggressione di stampo omofobo al parco Ardito Desio a Udine, avvenuta nella notte tra venerdì e sabato ai danni di due persone transgender, entrambe di 25 anni e residenti in regione. Le indagini pare si stiano indirizzando verso alcuni ragazzi già noti alle forze dell’ordine per essersi resi protagonisti di episodi analoghi. I militari stanno passando al vaglio i filmati delle telecamere poste in entrata e in uscita dall’area verde e stanno ascoltando le due vittime, oltre ai numerosi testimoni presenti sul posto al momento della violenza.
Durante il Festival di Officine Giovani Fomo, le due vittime sono state avvicinate mentre entravano nei bagni pubblici da due sconosciuti, che le hanno insultate per essere entrate nel bagno ‘sbagliato’ e poi colpite al volto e al petto. Infine, gli aggressori si sono dileguati. I due 25enni, che hanno riportato ferite guaribili in cinque giorni. sono stati portati in ospedale a Udine per le cure del caso.
“Un’aggressione – dicono l’associazione MisMas e l’Arcigay di Udine – che non arriva dal nulla, ma che rappresenta l’esito tossico e prevedibile di un clima culturale sempre più ostile, avvenuta durante un festival che avrebbe dovuto essere uno spazio sicuro. Per fortuna non erano soli, ma con persone amiche, solidali, parte di una rete che ha imparato a riconoscere la violenza e a prendersi la responsabilità di prevenirla e contenerla. L’intervento immediato ha evitato il peggio”.
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