Lazio

Centocelle e Ponte Milvio, ostaggio dell’illegalità. Scatta il blitz della Polizia locale

A Centocelle così come a Ponte Milvio, il silenzio notturno viene spazzato ogni notte dai rombi assordanti dei motori. Auto truccate, scarichi liberi, microcar con minorenni alla guida. Non è Fast & Furious: è realtà, e si gioca tra le strade della Capitale.

Scattano sfide improvvisate, inseguimenti ad alta velocità, curve prese come in pista, con il cellulare a immortalare tutto. I video finiscono sui social, alimentando una cultura del rischio che attira sempre più giovani. Alcuni lo fanno per esibizionismo, altri per scommesse in nero.

Ma il confine tra adrenalina e tragedia è sottilissimo. Sull’asfalto restano i segni della follia: gomme bruciate, paraurti staccati, e la paura di chi ogni notte si affaccia sperando che non succeda il peggio.

La Polizia Locale prova ad arginare l’ondata. A Ponte Milvio sono stati fermati 60 conducenti in una settimana: 30 multe, 4 veicoli sequestrati. A Centocelle il V Gruppo Prenestino ha istituito posti di blocco, tra identificazioni e sanzioni a raffica.

Va inoltre precisato che, le corse clandestine, non sono solo un problema di sicurezza stradale, ma anche una questione di vita quotidiana per chi abita e lavora nei diversi quartieri della città.

“Servono attraversamenti pedonali rialzati”

Da un anno e mezzo conferma il presidente del V Municipio, Mauro Caliste, che ha competenza proprio su Centocelle ci siamo mossi sia a livello di Comitato provinciale in Prefettura sia di Osservatorio municipale per far posizionare più autovelox e per ottenere più di 100 agenti di rinforzo fra i Gruppi Prenestino e Casilino dei vigili urbani che stanno facendo la loro parte.

Ma abbiamo anche chiesto l’installazione di attraversamenti pedonali rialzati – non i dossi – davanti a scuole, chiese, sedi delle Asl. Ma, come chiedo da tempo, serve una maggiore presenza delle forze dell’ordine, di notte certo, ma anche di giorno. Chi non ha problemi con la legge non deve mai avere paura di una divisa in più”.

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