Chiese soldi al titolare di un bar per evitare un falso controllo del Nas: condannato carabiniere infedele | isNews
Dopo la sentenza in Appello, per la Corte dei Conti il militare ha provocato un danno erariale e di immagine dell’Arma
CAMPOBASSO. È arrivata nei giorni scorsi la condanna della Corte dei Conti nei confronti di un carabiniere per danno erariale e all’immagine della Pubblica Amministrazione. L’azione contabile è seguita alla sentenza penale definitiva della Corte d’Appello di Campobasso dello scorso anno, che ha accertò la responsabilità del militare per tentata induzione indebita a dare o promettere utilità.
I fatti risalgono al 2018. L’uomo, in servizio presso una Stazione dei Carabinieri della provincia di Campobasso, aveva chiesto duemila euro al titolare di un bar per evitare un controllo da parte del Nas. Ispezione che, come si accertò nel corso delle indagini, non era mai stata programmata.
L’esercente si oppose al tentativo di estorsione, denunciando l’accaduto. Partirono le indagini che alla fine portarono alla condanna penale del militare a 2 anni di reclusione, con interdizione dai pubblici uffici e divieto di contratti con la Pubblica amministrazione per 5 anni.
La Procura erariale ha contestato un danno patrimoniale all’amministrazione, pari alla retribuzione percepita dal militare nel mese in cui ha commesso il fatto, stimata in 888 euro per attività lavorativa destinata a fini personali illeciti.
Inoltre, la Corte ha riconosciuto il danno all’immagine provocato all’Arma dei Carabinieri, quantificato in 4mila euro, richiamando l’impatto negativo della vicenda sull’affidabilità percepita dell’istituzione, anche alla luce della risonanza mediatica registrata.
Il totale del risarcimento a carico del militare ammonta dunque a 4.888 euro, oltre rivalutazioni e interessi.
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