“Dopo aver speso 5.000 euro, è uno scherzo doversi alzare alle 6:30 per un posto in piscina”: scoppia la “guerra dei lettini” nel resort, addetto dell’hotel travolto dalla calca

Non è una corsa a ostacoli, ma la quotidiana “guerra dei lettini”, un rito estivo che trasforma i turisti in vacanza in atleti pronti a tutto pur di accaparrarsi un posto a bordo piscina. L’ultimo, incredibile episodio arriva da Tenerife, dove un video girato nell’hotel a quattro stelle Spring Bitacora ha catturato una vera e propria ressa di oltre 100 persone, che per poco non ha travolto un addetto alla sicurezza.

Il filmato, diventato immediatamente virale su TIkTok, mostra il momento esatto in cui, alle 8 del mattino di domenica scorsa, una guardia di sicurezza sblocca il cancello che dà accesso all’area piscina. Nell’aprirlo, l’uomo fa cadere a terra la sua tessera magnetica. Si china per raccoglierla, ma in quel preciso istante la folla di turisti si lancia in una corsa sfrenata verso i lettini. La guardia, vedendosi quasi travolta, è costretta a ritirarsi rapidamente per mettersi in salvo, mentre gli ospiti, incuranti, proseguono la loro “gara”.

A riprendere la scena sono stati Liam Pourhana e il suo amico Paul Nygaard, due ingegneri di 34 anni provenienti da South Shields, nel Regno Unito. Per ottenere un posto in prima fila nella coda (e quindi una buona scelta di lettini), si erano dovuti alzare e posizionare davanti ai cancelli alle 6:30 del mattino, un’ora e mezza prima dell’apertura. “Dopo aver pagato 5.000 sterline per soggiornare qui, è uno scherzo doversi alzare prima di quanto faresti per andare al lavoro“, ha dichiarato Liam Pourhana al Luxury Travel Daily. “Ma la realtà è questa: se non ti alzi e non ti metti in coda, non avrai un lettino“. Ha poi descritto il caos che si è scatenato alle 8 in punto: “Circa 100 persone si sono precipitate verso i lettini, alcuni lanciavano persino gli asciugamani sopra le spalle delle persone per batterli sul tempo. La guardia di sicurezza ha fatto cadere la sua tessera e non ha voluto rischiare di finire nella ressa”.

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