Scatti della lupa con cucciolata, il parco nazionale d’Abruzzo striglia fotografi
Una lupa con una cucciolata al seguito da alcuni giorni è stata avvistata in un’area del versante abruzzese del parco nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise e in molti non hanno esitato a scattare foto a distanza e a condividerle sui social. Motivo per cui dal parco è arrivata la strigliata ai fotografi, fotografi, professionisti e non.
“La zona – spiegano dal parco – è ben nota tra i fotografi naturalisti, che spesso la frequentano proprio per immortalare i lupi, e non solo. Tuttavia, in questo periodo così delicato, in cui la sopravvivenza dei cuccioli dipende anche dalla tranquillità del loro ambiente, sarebbe stato auspicabile che tutti, nessuno escluso, avessero evitato di creare qualunque forma di disturbo, dimostrando rispetto, ma soprattutto senso di responsabilità e professionalità. Eppure, nonostante ci siano fotografi che hanno scelto consapevolmente di non andare – che ringraziamo per la scelta e anche per averci scritto per comunicare la loro preoccupazione riguardo la situazione – altri non hanno mostrato la stessa sensibilità. Nonostante in molti si dichiarano amanti della natura e profondamente appassionati, osserviamo sconsolati come sempre più spesso, nei momenti in cui davvero conta dimostrarlo, sono in pochi a fare la scelta giusta. Invece, purtroppo anche stavolta è partita la corsa alla pubblicazione delle foto sui social, corredate, spesso, dalla solita dicitura: ‘Scattata a distanza per non disturbare’, come se bastasse a giustificare la presenza”.
Le immagini, condivise in tempo reale, spesso con l’indicazione precisa del luogo, hanno contribuito a far circolare la notizia a livello nazionale e a materializzare l’effetto emulazione. “Il luogo è stato visitato alle ore più impensate da molte persone, alcune partite da molto lontano, esattamente per ritrarre la scena in questione e postarla puntualmente sui social. Qualcuno, che era stato accompagnato lì, ci è poi tornato postando foto immediatamente” evidenziano ancora.
“Al netto dei potenziali impatti negativi legati alla quotidiana presenza di molte persone nell’area in cui una lupa ha partorito una cucciolata e al netto dei potenziali rischi di una possibile abituazione da parte dei lupi alla “vicinanza” di esseri umani, ci stupisce davvero molto quanto ancora vi sia (quasi) totale mancanza di responsabilità ed etica da parte di persone, locali e non, che sembrano essere disposte a tutto pur di “capitalizzare” i propri scatti in visibilità e like. Ancora una volta ci chiediamo come è possibile ignorare gli effetti negativi di queste azioni, quando è certo l’effetto moltiplicatore dei social network? Come è possibile ignorare del tutto la possibilità che la situazione possa in un attimo sfuggire di mano, attirando malintenzionati oppure persone del tutto impreparate a osservare la fauna in modo attento e responsabile? La totale mancanza di scrupoli – concldue la nota del Pnalm – da parte di chi si rende protagonista di queste azioni è il sintomo più chiaro e inequivocabile di quanto l’antropocentrismo e l’egoismo influenzino fortemente le azioni di molti, anche di chi si professa amante e paladino della natura ma che evidentemente continua a rifuggire qualsiasi tipo di responsabilità e consapevolezza, tanto c’è sempre qualcun altro su cui scaricare le colpe, se fosse necessario, perché i lupi purtroppo non parlano e non posso dire la loro!”.
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