Borse sperano con Trump “colomba” sulla Fed, Milano la migliore ma crolla Newprinces
(Il Sole 24 Ore Radiocor) – Chiudono in chiaroscuro le borse europee l’ultima seduta della settimana che non hanno reagito alle ultime dichiarazioni di Donald Trump secondo cui la possibilità di raggiungere un accordo commerciale con l’Unione europea “è 50/50” in vista della scadenza del primo agosto. Mentre scommettono sulla possibilità che la Fed possa procedere con un taglio dei tassi. «Penso che Powell lo farà», ha detto sempre Trump. Tornando alle tariffe commerciali, l’inquilino della Casa Bianca ha rincarato la dose sul Canada: “non ho avuto molta fortuna. Potrei imporre dazi unilaterali sul Canada. Non c’è molto da negoziare e non sono focalizzato su un accordo con loro”. Così Milano e Parigi archiviano le contrattazioni in rialzo rispettivamente dello 0,3% e dello 0,2%. Francoforte e Madrid invece lasciano sul terreno lo 0,26% e lo 0,08%.
Sul fronte macro la Banca centrale europea alla vigilia ha mantenuto invariati i tassi, come ampiamente previsto, così il mercato ha ridotto le scommesse su un ulteriore taglio e ora vede circa il 50% di possibilità di una sforbiciata entro la fine dell’anno.
Settimana positiva per l’Europa
Nonostante il tira e molla sui dazi, le Borse del Vecchio Continente riescono lo stesso a chiudere in positivo il bilancio della settimana, segno che i mercati non hanno perso la fiducia in un accordo al fotofinish. Nel saldo delle ultime cinque sedute, infatti, le migliori sono la Borsa di Madrid (+1,8%) e quella di Londra che guadagna l’1,4% (ma il Regno Unito ha già strappato l’intesa con il tycoon). Segue Piazza Affari con il Ftse Mib che ottiene un rotondo +1%. Più indietro Parigi (+0,3%) e Francoforte (-0,2%), l’unico indice tra i big in territorio negativo. A livello di titoli, gli investitori hanno premiato in particolare Iveco (+13,7%) spinta dalle voci di vendita, Interpump (+7,9%), protagonista di uno sprint finale grazie alla promozione dei broker, e Stellantis (+7,5%). Bene anche UniCredit (+5,4%) nella settimana dei conti record e della rinuncia all’Ops su Banco Bpm. All’opposto della classifica si piazzano St (-20,4%) protagonista di un tonfo in doppia cifra dopo i conti in perdita, Saipem (-3,9%) e infine il lusso con Cucinelli (-3,4%).
Wall Street chiude positiva, spera nella Fed
Wall Street chiude positiva, spinta dall’ammorbidimento dei toni di Trump nei confronti del presidente della Fed, Jerome Powell. “E’ davvero un brav’uomo. Mi ha detto che l’economia sta andando molto bene. Penso che abbasserà i tassi d’interesse”, ha detto il presidente americano. Il Dow Jones sale dello 0,47% a 44.901,92 punti, il Nasdaq avanza dello 0,24% a 21.108,32 punti e lo S&P 500 guadagna lo 0,40% a 6.388,64 punti. A sostenere i listini americani anche la solida stagione delle trimestrali, tra cui quella di Alphabet, superiore alle previsioni. Secondo FactSet, oltre l’82% delle 169 società S&P 500 che hanno presentato i loro bilanci finora hanno superato le aspettative di Wall Street. Il titolo di Intel è in pesante calo dopo che il produttore di chip ha registrato una perdita rettificata di 10 centesimi per azione; tuttavia, i ricavi di 12,86 miliardi di dollari dell’azienda hanno superato le aspettative di 11,92 miliardi di dollari. Sul fronte macro a giugno, gli ordini di beni durevoli negli Stati Uniti hanno registrato un dato in ribasso del 9,3% rispetto al mese precedente a 311,8 miliardi di dollari; le attese erano per un ribasso dell’11,1%.
A Milano vola Interpump, bene Moncler
A Piazza Affari Interpump chiude da prima della classe (+5%) con gli analisti di Intermonte che hanno alzato il rating del titolo e il target price. Secondo gli esperti, la società è «sulla buona strada per raggiungere gli obiettivi del guidance 2025». Acquisti anche sul lusso con Moncler (+2,87%) al traino della parigina Lvmh che ha dato i conti alla vigilia. Rispetto all’avvio fallisce il rimbalzo St (-1%) nonostante l’annuncio dell’acquisizione dall’olandese Nxp del business dei Mems, che rafforza la sua posizione nel settore dei sensori. Chiude in rialzo Tim (+0,8%) nonostante l’Unione Europea che ha aperto un’indagine per verificare se il fondo Kkr abbia fornito all’autorità di regolamentazione delle fusioni informazioni false o fuorvianti prima dell’acquisto multimiliardario dell’unità NetCo di Telecom Italia.Fuori dal paniere principale tonfo di Newprinces (-8%) dopo l’acquisizione di Carrefour Italia.
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