Marche

Marotta, perizia balistica per Spingardi: «Non voleva uccidere Griselda»


MAROTTA – La perizia balistica per stabilire se voleva uccidere. Entra in scena l’avvocato Salvatore Asole, nominato co-difensore assieme ad Aldo Rocco Nocito di Sandrino Spingardi, 71 anni, arrestato per l’omicidio della cognata Griselda Cassia Nunez, 44 anni, avvenuto l’11 luglio scorso a Marotta.

Il colloquio in carcere

Ieri un lungo colloquio in carcere nel corso del quale il legale ha ascoltato la versione di Spingardi ed è pronto a una serie di strategie difensive. Si parte dalla frase che l’omicida ha detto prima ai carabinieri e poi ha ripetuto al giudice. «Mi pento molto di quello che ho fatto. Non intendevo sparare a nessuno, volevo solo spaventare quelle signore. Ho perso la pazienza per la musica a palla che mi impediva di riposare». Asole è determinato: «Siamo pronti a richiedere una perizia balistica e biometrica al giudice per stabilire se Spingardi possa aver sparato per uccidere e per capire se nella sua posizione corporea poteva mirare precisamente. Parliamo di un uomo claudicante e con un forte tremore alle mani. Gli ho fatto mimare la scena e mi sono reso conto che non c’era stabilità. Per questo si rendono necessari accertamenti tecnici per capire se possa aver sparato con l’intenzione di uccidere».

Spingardi è accusato di aver esploso 4 o 5 colpi con la sua Beretta 7,65 (che detiene legalmente), durante la festicciola organizzata dalla cognata nel cortile di casa per la nipotina di 5 anni in occasione della fine della scuola dell’infanzia. «Pensavo di aver sparato in aria – ha detto in sede di udienza di convalida -. Quando ho sentito i carabinieri dire che la donna era morta ho cercato di ammazzarmi: mi sono puntato la pistola alla testa e ho premuto il grilletto ma l’arma si è inceppata». Asole vuole andare fino in fondo. «Per la difesa non può essere un omicidio volontario, ma colposo aggravato dai futili motivi perché Spingardi non poteva avere una previsione degli eventi. E’ stato provocato e deriso, risulta che sia stato spinto e fatto cadere a terra tre volte. Poi la rabbia esplosa nei colpi di pistola con cui non voleva uccidere. Siamo quindi pronti a dare battaglia. Deve pagare, certamente, ma per il giusto reato. Nominerò Ezio Denti come consulente affinché possa seguire la richiesta di perizia balistica che avanzeremo».

Il super consulente Ezio Denti

Il perito forense è noto soprattutto per aver seguito il caso di Massimo Bossetti nell’omicidio di Yara Gambirasio. Asole non esclude neanche di «richiedere misure alternative alla detenzione per via delle patologie di Spingardi. L’unico impedimento è che vive in un container, per cui cercheremo delle strutture che possano accoglierlo». Spingardi è anche accusato di tentato omicidio nei confronti della figlia della vittima, Kenia Cassia Vaca, 28 anni, ferita da due proiettili al volto e all’addome.




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