Malattie infiammatorie croniche intestinali, i consigli estivi del gastroenterologo: «Sì a frutta e verdura cotta al vapore, ma evitate cibi crudi, salse a base di uova o derivati del latte non pastorizzati»
Per quanto riguarda viaggi e vacanze, quali sono i suggerimenti?
«Pianificare con attenzione. Portare con sé una scorta di farmaci, un piccolo kit di emergenza, le
soluzioni reidratanti e, se si usano farmaci biologici, un sistema refrigerato per il trasporto. È utile anche informarsi in anticipo su dove trovare assistenza medica, specie se si viaggia all’estero. Un consiglio in più? Portare con sé una breve lettera del proprio medico con la diagnosi e i farmaci assunti, anche in lingua inglese».
Che tipo di bevande consiglia nei mesi estivi?
«L’ideale è bere a piccoli sorsi, in modo costante durante la giornata. L’acqua naturale va benissimo. In caso di diarrea frequente o ileostomia, è utile reintegrare anche con soluzioni reidratanti, tipo quelle usate per gli sportivi, che contengano sali minerali come sodio e potassio. Da evitare, invece, bevande troppo zuccherate, alcolici e bibite gassate che possono peggiorare la sintomatologia».
E sul fronte alimentare? Ci sono accorgimenti stagionali da tenere a mente?
«Certo. La dieta estiva deve essere leggera, sicura e ben bilanciata. Frutta e verdura vanno bene, ma ben lavate o, meglio ancora, cotte al vapore, soprattutto nei periodi di maggiore fragilità. Da evitare cibi crudi, salse a base di uova o derivati del latte non pastorizzati. Anche il rischio di infezioni gastrointestinali aumenta con il caldo, quindi la conservazione degli alimenti deve essere impeccabile».
Per chi è in terapia immunosoppressiva o con farmaci biologici, ci sono precauzioni aggiuntive in estate?
«Sì. Alcuni farmaci, penso ad azatioprina o ai biologici, possono aumentare la fotosensibilità, cioè la reattività della pelle al sole. È quindi importante usare una protezione solare alta (SPF 50+), evitare l’esposizione prolungata e indossare abiti leggeri ma coprenti. Anche una scottatura solare può diventare un fattore di stress sistemico, e va evitata».
In sintesi, qual è il messaggio più importante che vuole trasmettere ai pazienti MICI in estate?
«L’estate può e deve essere vissuta con serenità ma con attenzione. L’equilibrio intestinale è
delicato, e il caldo può renderlo più instabile. Basta poco per prendersi cura di sé: bere bene,
mangiare in modo sicuro e proteggersi dal sole, perché anche una scottatura solare può diventare
un fattore di stress sistemico».
Professore, ha parlato dell’importanza di una dieta bilanciata. Su questo tema si sta facendo
qualcosa anche in termini di comunicazione verso i pazienti?
«Assolutamente sì. Oggi è sempre più chiaro quanto sia fondamentale accompagnare il paziente con MICI non solo dal punto di vista clinico ma anche attraverso strumenti informativi chiari, pratici e scientificamente fondati. Un esempio è la campagna “Voci di Pancia”. La campagna ha l’obiettivo di dare voce a chi convive con le malattie infiammatorie croniche intestinali, valorizzando il vissuto quotidiano dei pazienti, ma anche la relazione medico-paziente. Tra le iniziative più apprezzate ci sono le guide tematiche, una delle quali è dedicata proprio a “Nutrizione e convivialità”: un tema particolarmente sensibile, perché sappiamo bene quanto la socialità attorno al cibo sia spesso fonte di ansia o imbarazzo per chi convive con una MICI».
Source link