Ambiente

Prandini, ‘dazi gestibili fino al 10% ipotesi 15% solo se flat’ – In breve

“Il dazio zero sarà difficile da ottenere. La discussione è ancora in corso, ma lo scenario più realistico prevede un’aliquota compresa tra il 10 e il 15%. Tuttavia, molto dipenderà da come verrà strutturata la tassazione: se fosse applicata in forma flat, andrebbe ad assorbire i dazi preesistenti e, in alcuni casi – come i prodotti lattiero-caseari e l’olio extravergine d’oliva – si potrebbe arrivare quasi a un impatto nullo. Diverso il caso del vino, che rischia invece un aumento delle imposte”. Lo ha detto all’ANSA il presidente di Coldiretti, Ettore Prandini, commentando l’andamento dei negoziati sui dazi tra l’Ue e gli Usa.

“La proposta italiana mira a ottenere l’aliquota più bassa possibile, considerando l’importanza strategica dell’agroalimentare nel mercato americano”, ha osservato Prandini, evidenziando come “una netta riduzione rispetto al 30%” minacciato dall’amministrazione Trump “non può che rappresentare un segnale positivo” poiché una tariffa di quel livello significherebbe “una perdita di circa 2,3 miliardi solo per il comparto agroalimentare italiano”.

Nel caso in cui il settore vino dovesse subire un incremento rispetto all’attuale tariffa del 2,5%, ha rimarcato, “dovrebbe esserci la possibilità di compensazioni Ue”.  
   

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