Campania

Permesso negato per la Rsa, la società diffida il Comune dopo la vittoria al Consiglio di Stato


A chiusura della vicenda Lisieux, che dura da oltre dieci anni, arriva oggi una vera bomba sul Comune di Aversa con la sentenza 6292 della IV Sezione del Consiglio di Stato che dà completamente e definitivamente torto al Comune di Aversa e – per la sesta volta e ultima volta, vista la conclusiva decisione – conferma in toto tutte le ragioni della Lisieux, difesa dall’avvocato amministrativista Fabrizio Perla.

La sentenza è infatti pesantissima per il Comune: secondo i giudici di Palazzo Spada, che hanno fornito cosi l’interpretazione autentica alla loro precedente sentenza del 2022 che ordinava l’ottemperanza alle precedenti pronunce favorevoli, a tutt’oggi, come sostenuto dalla Lisieux, il Comune non ha mai ottemperato alle pronunce favorevoli alla società ed anzi il provvedimento dirigenziale di diniego del 2023, con il quale l’ente normanno riteneva di aver risolto la questione, è addirittura radicalmente nullo (nemmeno annullabile) in quanto adottato in violazione di quanto precedentemente deciso dal Consiglio di Stato e dal Tar, e favorevole alla Lisieux. A parte le gravissime conseguenze che tutto ciò potrà avere sul piano del risarcimento dei danni dopo dodici anni e sei sentenze favorevoli, soprattutto in conseguenza della dichiarata nullità dell’atto comunale, appare quanto mai inquietante il quadro che ne risulta dalla pronuncia del massimo consesso della giustizia amministrativa.

Il Consiglio di Stato, infatti, ritiene testualmente e inequivocabilmente, senza mezzi termini, duramente bacchettando l’ente, che il provvedimento del 2023, con il quale il Comune di Aversa ha nuovamente denegato a S.T.D. Lisieux s.r.l. il permesso di costruire sul presupposto che la delibera comunale n. 27 del 2018 adibisse il terreno a VP, “elude il giudicato di cui alla sentenza del Consiglio di Stato n. 3456 del 2021, poiché, all’apparente fine di ottemperare ad esso, ne fornisce un’interpretazione distorta, per sottrarsi, nella sostanza, al dictum giurisdizionale, che invece aveva puntualmente censurato la destinazione del terreno della ricorrente a verde pubblico”.

Una terribile “mazzata”, dunque, sull’ente comunale anche perché, continua il Consiglio di Stato, a tutt’oggi, “stante l’accertata nullità del provvedimento, il Comune di Aversa è ancora inottemperante al giudicato portato dalla sentenza del Consiglio di Stato n. 3456 del 2021, alla cui esecuzione deve provvedere secondo le modalità fissate nella sentenza n. 10438 del 2022, con la quale si è già provveduto alla nomina del commissario ad acta”.

Accertato, dunque, come chiarito nella lunghissima e articolata pronuncia, quanto sostenuto, nel merito, fin dal 2022 dal difensore avvocato Perla per la Lisieux, ovvero che l’ottemperanza alle favorevoli pronunce non va affatto intesa nel senso sostenuto dal Comune ma nel dover direttamente esaminare la richiesta e legittimamente rilasciare il Permesso di Costruire, come si attende ormai da dodici anni.

Fino alla parola fine di oggi, con la pronuncia del Consiglio di Stato, già notificata, con tanto di intimazione ad adempiere ad horas, da parte dell’avvocato Perla, difensore della Lisieux.


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