Lazio

Roma, medico sospeso dalla professione sorpreso ad operare in casa: arrestato – Il Tempo


È stato sorpreso a effettuare un intervento di chirurgia plastica alle orecchie, nonostante fosse stato sospeso dall’esercizio della professione medica. Per questo motivo, un medico, Carlo Bravi, è stato posto ai domiciliari a Roma. I Carabinieri del Nas di Roma hanno eseguito la misura cautelare personale, emessa dal gip di Roma, su richiesta della locale Procura, che per la gravità dei fatti aveva richiesto il carcere, il medico sorpreso nei giorni scorsi ad operare all’inteno di una privata abitazione in Roma. Le indagini del Nucleo Antisofisticazioni e Sanità della Capitale, che, sotto la direzione della sostituta procuratrice Eleonora Fini, ha consentito di interrompere la attività illecita del medico che era stato già sospeso dall’esercizio della professione. Il dottore, nei giorni scorsi, era stato sorpreso con attrezzatura chirurgica intento a praticare un intervento di otoplastica in un appartamento abitato da sudamericani ubicato nel quartiere Quadraro di Roma. Il precedente provvedimento cautelare sospensivo traeva origine da altre vicende giudiziarie, che vedevano indagato il professionista per l’esecuzione di un intervento non autorizzato e per violenza privata. Lo stesso era anche indagato, sempre dalla Procura di Roma, per il decesso di una donna, avvenuto a seguito di complicazioni per un intervento di liposuzione. Nonostante i gravi reati che lo vedevano coinvolto il medico ha continuato ad esercitare la sua l’attività professionale e lo ha fatto in luoghi di fortuna tant’è che i Carabinieri del Nas lo hanno individuato all’interno di una camera da letto di una privata abitazione dove, oltre le persone, circolavano liberamente i due cani dei residenti. Come evidenziato dalle riprese effettuate, il medico, con l’ausilio di una infermiera in pensione, indossando i camici da lavoro e con gli strumenti in mano è stato sorpreso mentre effettuava un intervento di otoplastica su una giovane sudamericana distesa su un lettino di fortuna aperto all’interno di una camera da letto in cui erano presenti scarpe, vestiti e sporcizia varia. Alla giovane, che si stava sottoponendo all’intervento, come accertato dai medici del pronto soccorso del Policlinico Casilino, il dottore aveva già iniettato delle dosi di anestetico locale. Nonostante una sospensione di sei mesi dall’Ordine dei Medici, il dottor Carlo Bravi, 73 anni, chirurgo plastico, continuava a esercitare clandestinamente la professione di chirurgo estetico. Il suo nome era già balzato agli onori della cronaca lo scorso marzo, quando fu indagato (con due colleghi – n dr)per la morte di Simonetta Kalfus, una paziente deceduta in ospedale dopo una liposuzione illegale eseguita in un ambulatorio nel quartiere romano di Cinecittà. Nei giorni scorsi, Bravi è stato ripreso dai carabinieri, sotto copertura, mentre effettuava un nuovo intervento chirurgico in un locale fatiscente, pieno di rifiuti, scarpe e vestiti sparsi, affittato da un cittadino sudamericano al Quadraro. Quando i carabinieri hanno fatto irruzione, un giovane transessuale brasiliano di 22 anni, che aveva pagato 500 euro in contanti stava per essere sottoposto da Bravi ad un lifting alle orecchie. Con bravi c’era una ex infermiera di 65 anni in pensione, che faceva da ferrista. Il chirurgo è stato arrestato e posto agli arresti domiciliari.


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