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The Jackal: «Il “trucco” che ci tiene insieme da 20 anni»

The Jackal in versione trio sono arrivati al Giffoni Film Festival per parlare della seconda stagione di Pesci piccoli, in streaming su Prime Video dal 13 giugno che, al debutto nel 2023, era stata una delle serie più viste della piattaforma.

Fabio Balsamo, Ciro Priello e Martina Tinnirello, oltre che essere tre degli interpreti, sono nell’ordine: un The Jackal storico – è entrato nel gruppo nel 2015 – attore e vincitore ex aequo con Luca Bizzarri della terza edizione di LOL – Chi ride è fuori, un’attrice di teatro e la new entry del gruppo, e uno dei fondatori, nel 2005 (oltre a molte altre cose, come conduttore e concorrente di diversi show televisivi).

Un’occasione anche per celebrare i 20 anni di The Jackal. Come si fa a evitare la “sindrome band” che ha distrutto la gran parte dei gruppi rock? Risponde Fabio: «La cosa bella di questo gruppo è che ognuno conserva anche la propria unicità e la propria carriera individuale, chi da interprete, chi da comico, chi da stand-up. Sono stato il primo a premere perché ognuno potesse avere progetti personali. The Jackal è una sorta di coppia aperta». Aggiunge Ciro: «Più che un parallelismo con le band, io lo faccio col mondo del calcio. Ci consideriamo come una squadra di calcio che ogni tanto porta i suoi calciatori in nazionale».

The Jackal «Il “trucco” che ci tiene insieme da 20 anni»

Fabio Altobello

Un’istantanea per ciascuno di voi, ovvero il vostro primo ricordo legato a The Jackal.
Fabio: «Partiamo da Ciro, è lui il “pilastro”».

Ciro: «Per me coincide con il primo giorno scuola, quando tutti gli alunni vengono riuniti nella palestra e lì scoprono in quale sezione dovranno affrontare i tre anni delle medie. La mia, nello specifico, era la sezione E, dove ho incontrato Francesco Ebbasta, che è il regista di tutto quello che abbiamo fatto, Pesci piccoli compreso. Mentre all’asilo avevo già conosciuto Simone Ruzzo… Il primo gruppo era nato allora».

All’asilo?
Fabio: «Sì. Anche se, in realtà, ci siamo formati alle medie grazie alla nostra comune passione per per il cinema. Il nostro professore di Italiano faceva un corso di cinematografia e ci aveva assegnato i compiti da fare a casa. Che, poi, era casa mia perché lì c’era la videocamera di mio padre. È così che Simone, Francesco e io abbiamo cominciato a realizzare i nostri primi video».


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