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Unicredit ha ritirato l’offerta su Banco Bpm. L’ad Orcel: “L’incertezza sul golden power non giova alla società”

Il consiglio di amministrazione di UniCredit annuncia il ritiro dell’offerta per Banco Bpm, in quanto la condizione relativa all’autorizzazione Golden Power non è soddisfatta. “La mia responsabilità principale – dice Andrea Orcel, l’amministratore delegato – è di agire nel migliore interesse di UniCredit e dei nostri azionisti. La continua incertezza sull’applicazione delle prescrizioni del Golden Power non giova a nessuno dei due. Abbiamo quindi deciso di ritirare la nostra offerta”. “Continueremo a perseguire la nostra trasformazione – aggiunge – con la stessa energia e determinazione che ci hanno aiutato a battere i record, a consolidare la posizione di leader nel settore”. Oggi la Consob aveva sospeso per 30 giorni l’Ops. Il termine dell’offerta sarebbe scaduto domani. “Pur accogliendo con favore i significativi progressi compiuti con il Tar, la Dg Comp dell’Unione Europea e il Governo italiano, i tempi per una risoluzione definitiva della questione Golden Power vanno ben oltre la scadenza della nostra offerta e anche di quella della sospensione decisa oggi dalla Consob” dichiara ancora Unicredit. “Il processo di offerta è stato influenzato dalla clausola di Golden Power, insistentemente invocata dai vertici di Bpm, che ha impedito a UniCredit di dialogare con gli azionisti di Bpm nel modo in cui un normale processo di offerta avrebbe consentito”.

I vertici di Bpm – si legge ancora nella nota del grupppo – hanno privato i propri azionisti del dialogo che normalmente avviene durante un periodo di offerta per comprendere il valore creato dalla combinazione e determinare le condizioni che sarebbero state accettabili per andare avanti. “Si tratta di un’opportunità mancata non solo per gli stakeholder di Bpm ma anche per le comunità imprenditoriali italiane e per l’economia in generale” prosegue il comunicato di Unicredit che si dice ancora “convinta che il consolidamento del settore bancario italiano porterebbe benefici sia al Paese che all’Europa nel suo complesso”. “La combinazione tra UniCredit e Banco Bpm avrebbe apportato un enorme valore aggiunto per tutte le parti interessate” dice con altre parole il presidente della banca, l’ex ministro Pier Carlo Padoan.
“Il processo di offerta deviato – aggiunge – e la continua incertezza hanno reso questa situazione insostenibile. Pertanto, oggi abbiamo ritirato la nostra offerta”.

Notizia in aggiornamento

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