Aumento Imu, Salis si impegna con i proprietari: “Rimoduleremo verso il basso nel bilancio 2026”
Genova. Nel giorno della discussione e votazione in consiglio comunale sull’assestamento di bilancio da 49 milioni e che contiene il tanto discusso aumento da 5,3 milioni dell’aliquota Imu sulle case affittate con canone concordato, la sindaca Silvia Salis ha voluto incontrare – durante una riunione che ha interrotto la stessa seduta di consiglio – le associazioni dei proprietari immobiliari e ha promesso loro una rimodulazione verso il basso della manovra nel 2026.
“Capisco perfettamente che è una norma profondamente impopolare e, in quanto sindaca da 50 giorni, se non fossi stata costretta a prendere una decisione che crea un tale dissenso, chiaramente non l’avrei presa”, ha detto Salis. “Mi dispiace – ha aggiunto – ci sarebbe potuta essere più comunicazione, però oggi ho proposto un tavolo per trovare il modo, da qua a dicembre, di rimodulare verso il basso l’aumento con il prossimo bilancio, che non sarà ereditato dal centrodestra ma sarà interamente di questa amministrazione”.
La riunione capigruppo con i rappresentanti delle associazioni (Confedilizia e Asppi”) è stata decisa dalla stessa sindaca dopo le accese proteste dell’opposizione. Per regolamento le audizioni in capigruppo avvengono alla fine delle sedute di consiglio comunale ma Salis ha preferito affrontare subito la questione.

La discussione sul bilancio si era aperta con i consiglieri che avevano esposto dei cartelli con scritto “E’ già domani, + tasse 0 trasparenza”. “Certe bagarre in aula – il commento di Salis – non danno un buon messaggio a una popolazione nazionale che nella metà dei casi sceglie di non votare, ed è completamente distante da politica, questi siparietti credo allontanino ancora di più le persone, mentre parlandosi le cose si risolvono”.
Parziale soddisfazione è stata espressa dalle associazioni dei proprietari. “Non cambiamo il nostro giudizio sulla decisione di aumentare oggi l’Imu – afferma Valentina Pierobon, presidente di Asppi, associazione dei piccoli proprietari immobiliari – ma apprezziamo l’impegno concreto che la sindaca si è presa di fronte a noi e alle opposizioni, crediamo che ci siano i margini per ripristinare agevolazioni che erano in vigore da 25 anni e che aiutano anche a contrastare il fenomeno del dilagare degli affitti brevi”.
Aumento Imu per il 2025 e incontro con la sindaca Salis. Resta la contrarietà all’aumento approvato, che colpisce i proprietari ma ricadrà sugli inquilini
“Si tratta di una limitata ma importante apertura ottenuta grazie alla perseveranza soprattutto di Ape Confedilizia che ha sempre ribadito la propria contrarietà alla manovra – si legge in una nota di Ape Confedilizia – purtroppo, di fatto si è strappato soltanto un impegno formale della sindaca e dei consiglieri “coram populo” in aula. Anche a prescindere dall’incertezza che questo impegno venga mantenuto, non servirà a impedire i danni che la manovra certamente provocherà nel 2025″.
Durante la discussione della manovra di assestamento in consiglio comunale sono stati presentati alcuni emendamenti e ordini del giorno dell’opposizione e della maggioranza. Tra questi, il capogruppo di Vince Genova Pietro Piciocchi ha proposto di trovare una copertura alle esigenze di cassa dell’ente utilizzando altre leve ma l’emendamento è stato respinto dagli uffici per mancanza di coperture.
Due documenti sono stati presentati su tema Imu e politiche abitative. La maggioranza, con la capogruppo di Avs Francesca Ghio, ha proposto di rendere la misura temporanea mentre Lorenzo Pellerano, Noi Moderati, di incrementare fino a 2 milioni il fondo per la morosità incolpevole (incrementato in assestamento di 250 mila euro). Entrambi, con il parere favorevole della giunta, sono passati, il primo solo con i sì del centrosinistra, il secondo all’unanimità.
Votato all’unanimità con il parere favorevole della giunta anche un ordine del giorno di Fratelli d’Italia, presentato dalla capogruppo Alessandra Bianchi, con l’impegnativa per trovare finanziamenti per associazioni e attività sportive che coinvolgono categorie fragili.
“Essere riusciti a convincere il sindaco, assente ieri in commissione nonostante avessimo più volte chiesto la sua presenza, ad incontrare e confrontarsi oggi con le associazioni di categoria dopo la scellerata decisione di aumentare l’Imu per i contratti a canone concordato è stato un primo risultato importante raggiunto oggi dal centrodestra – si legge in una nota della minoranza – peccato però la maggioranza abbia perso l’occasione di rivedere la sua decisione e si sia limitata a delle scuse tardive e prive di significato. Il vero significato sarebbe stato quello di fare retromarcia sulla misura ora. Il fatto che stia stata prospettata per il futuro è una minima apertura, conseguenza della sollevazioni delle associazioni e di tutto il centro destra unito, a cui dovranno seguire atti concreti. Per ora resta l’aumento dell’imposta di cui la maggioranza si deve assumere la responsabilità delle conseguenze che a cascata che ci saranno”.
Pietro Piciocchi, capogruppo di Vince Genova, ha poi diramato una sua nota: “Quella presentata oggi in consiglio comunale è una manovra ingannevole, che tradisce i genovesi e tenta di cancellare otto anni di buona amministrazione”. Piciocchi ha rivendicato i risultati ottenuti dalle precedenti amministrazioni di centrodestra: “In otto anni abbiamo sempre chiuso i bilanci con un avanzo, abbiamo ridotto il debito di 200 milioni di euro e affrontato con responsabilità ogni emergenza, senza allarmismi e senza mai scatenare scioperi tra i lavoratori delle partecipate. Uno stile di governo molto diverso dal vostro, e ne andiamo fieri”. Critiche durissime sono arrivate contro quella che il consigliere ha definito una “campagna sistematica di discredito e menzogna”. Piciocchi ha accusato la Giunta di aver “dichiarato guerra alla casa”, contraddicendo le promesse fatte in campagna elettorale sul tema dell’abitare. “Per soli 5 milioni di euro, spiccioli nell’economia del bilancio comunale, scegliete di colpire un comparto fragile, senza alcuna capacità di assorbimento né volontà di dialogo con le associazioni di inquilini e proprietari, che avete ignorato del tutto.”