Cingoli, discarica fuori uso: i rifiuti tutti a Corinaldo. Il patto: «Soltanto fino al 2026»
ANCONA – Un accordo tra la Provincia di Macerata e quella di Ancona per lo smaltimento dei rifiuti in discarica. L’impianto di Cingoli, in attesa di compiere l’ampliamento, necessita di un soccorso rosso per il conferimento.
La Provincia di Ancona ha messo sul piatto la struttura di Corinaldo, ma il presidente Daniele Carnevali avverte: «Pronti a dare una mano, ma non diventi una prassi sine die».
Le tempistiche
L’impianto di Corinaldo, anch’esso al lavoro per un ampliamento, «è capiente – fa sapere Carnevali – ma più aumenta il conferimento e più breve è la sua vita, la cui durata è prevista fino al 2050». Infatti l’accordo ha un orizzonte temporale ben definito e resterà in vigore fino a tutto il 2026. Il monito di Carnevali è netto: «Ciò che sicuramente è da attenzionare è il piano regionale dei rifiuti. In attesa che vengano individuati i vari impianti, come previsto dalla nuova legge regionale, Corinaldo non diventi la discarica di tutta la regione». Dunque l’accordo, che ha come data di attivazione il 1° luglio 2025, prevede un primo conferimento di 27mila tonnellate di rifiuti per questo secondo semestre dell’anno. Mentre il 2026 la quantità salirà a 58mila tonnellate in discarica. Di questi, però, una parte transiterà per il Tmb (Trattamento meccanico biologico). Ovvero «una parte – spiega Carnevali – non viene trasferita in maniera pura, nel senso pronta per essere conferita in discarica, ma viene pre-trattata e differenziata». Si parla di un quantitativo pari a 150 tonnellate a settimana: 3.900 tonnellate quest’anno e 7.800 nel 2026. La maggior parte di questi rifiuti viene trattata direttamente dal Cosmari, che è la società di gestione raccolta rifiuti della Provincia di Macerata, e una piccola parte dal Tmb di Corinaldo gestito dalla 33 Servizi Srl, società le cui quote sono dell’Ata.
Le spese
Per quanto riguarda le spese che dovrà sostenere la Provincia di Macerata, non ci sarà nessun guadagno per l’ente provinciale del capoluogo. Perché Macerata verserà 105 euro a tonnellata per il conferimento in discarica all’Asa, società che gestisce l’impianto di Corinaldo. E 142 euro a tonnellata a 33 Servizi Srl per i rifiuti che transiteranno per il Tmb di Corinaldo. Ma la preoccupazione per l’incremento di lavoro in capo all’impianto di Corinaldo non riguarda solo il presidente Carnevali. Anche l’Ata di Ancona (Assemblea territoriale d’ambito) fa presente che «la previsione di smaltimenti ingenti, come quelli prospettati, presso la discarica di Corinaldo limita temporalmente in maniera rilevante le possibilità di smaltimento di questa Ata e risulta quindi necessario assicurarsi che i procedimenti in atto presso l’Ato3 – Macerata di ampliamento della discarica di Cingoli e quello di localizzazione della nuova discarica proseguano senza indugi». Pertanto si chiede «di inserire nell’accordo interprovinciale una specifica clausola che preveda di tenere informati tempestivamente i soggetti (coinvolti, ndr) circa lo sviluppo dei due procedimenti indicati».