Emergenza idrica in Calabria, riserve scarse parte il razionamento in agricoltura
Emergenza idrica, in Calabria parte il razionamento nell’agricoltura: Le riserve sono scarse nonostante qualche miglioramento nei grandi invasi, il consorzio di bonifica manda l’avviso: «Vietato irrigare i campi incolti»
COSENZA – In estate si raccolgono i frutti, amarissimi, dei cambiamenti climatici e del colabrodo strutturale e gestionale della risorsa idrica. La Calabria, infatti, ancora una volta dovrà fare i conti con l’acqua razionata per le irrigazioni. Poco potrà fare, invece, sul fronte dei controlli. Salvo l’avviso di rafforzamento da parte del Consorzio unico di bonifica, che ha anche diramato l’avviso di razionamento ieri, sul piatto c’è poco. Più un appello alla responsabilità dei singoli che un razionamento vero e proprio. In poche parole, gli agricoltori dovranno rispettare i turni ed evitare di gettare acqua sui terreni incolti, che dovranno rigorosamente restare a secco.
Il perché è la scarsità complessiva di un bene prima estremamente abbondate in Calabria. Negli ultimi anni, confermato da studi del Cnr, l’itero Belpaese ha dovuto combattere con il progressivo abbassamento delle riserve disponibili. In Calabria, poi, non sono mancate le situazioni conflittuali tra agricoltori in difficoltà e necessità di risorse, in primis con il colosso A2A che gestisce i bacini calabresi per produzione idroelettrica. Non solo: il sistema idrico calabrese vive ancora in una condizione di strutturale debolezza. Tra allacci abusivi, rete colabrodo e dispersioni una grossa percentuale di risorse resta dispersa a terra.
NEL 2024 PRECIPITAZIONI A GIUGNO PARI A SOLO IL 14% DEI VALORI DEL TRENTENNIO PRECEDENTE
Pochi giorni fa, inoltre, la Regione ha incassato oltre 11,4 milioni di euro stanziati da Agea come “ristoro” dagli eventi siccitosi degli ultimi anni. Nel frattempo, secondo i dati dell’Ispra, il distretto Meridionale (che comprende anche la Calabria) ha perso circa il 39% della sua capacità complessiva. «In Calabria – scrive l’Ispra nel rapporto pubblicato agli inizi di luglio – le precipitazioni medie regionali a giugno hanno raggiunto solo il 14% dei valori climatici 1991-2020». Il riferimento, però, è all’anno 2024.
EMERGENZA IDRICA IN CALABRIA, ATTENZIONE AGLI SPRECHI in AGRICOLTURA
Il consorzio di bonifica calabrese lo considera “Uno spreco inaccettabile di una risorsa preziosa e limitata” e si riferisce proprio ai campi inutilizzati e genericamente bagnati per mantenere la terra morbida. Da ieri, 20 luglio 2025, il divieto è assoluto. Così come resta necessario rispettare le turnazioni di irrigazione. “L’acqua – scrive il consorzio – per uso irriguo deve essere utilizzata esclusivamente nei giorni e negli orari assegnati per ciascuna zona o utenza. È fondamentale consultare e attenersi scrupolosamente ai calendari di turnazione stabiliti dal Consorzio. L’acqua di irrigazione è destinata unicamente ai terreni coltivati e produttivi. È proibito irrigare appezzamenti di terreno non seminati, abbandonati o destinati a non produrre raccolto”.
Poi il tasto dolente: quello dei controlli. Il consorzio assicura un aumento delle “attenzioni” su tutto il territorio. “Chiunque venga sorpreso a violare le presenti disposizioni sarà soggetto alle sanzioni amministrative previste dal Regolamento Consortile per l’utilizzo degli impianti irrigui, oltre alla sospensione della fornitura idrica. La scarsità idrica è una sfida che possiamo affrontare solo con la collaborazione di tutti. Il rispetto di queste semplici regole è un atto di responsabilità civica e un contributo fondamentale alla tutela della nostra risorsa più preziosa”. Le premesse non sono rosee e si rischia un inasprimento della situazione nelle prossime settimane.
Source link