1200 cantieri in Italia, gli interventi in Umbria
Un’estate di lavori lungo i binari dell’Italia e dell’Umbria. “Sono circa 1.200 i cantieri attivi oggi sulla rete: 500 per manutenzione e 700 per nuove opere, con inevitabili interruzioni temporanee di linea. Un numero così elevato di cantieri sulla rete non si era mai visto prima: ciò è dovuto alla sovrapposizione delle opere Pnrr agli ordinari interventi di manutenzione. I cantieri negli ultimi anni sono aumentati e conseguentemente le interruzioni continuative. Per comprendere la portata dell’intervento: nel 2023 sono state gestite 160 mila interruzioni di linea mentre nel 2025 se ne prevedono 345 mila, la maggior parte nei periodi di minore afflusso di lavoratori e studenti pendolari”, scrive Ferrovie in una nota.
Per quanto riguarda l’Umbria ci sono i cantieri della linea Orte-Falconara, operativi fino a settembre, e quelli della linea Terontola-Terni-Roma, anche loro attivi fino a settembre.
Per quanto riguarda la Orte Falconara “il progetto prevede il potenziamento del collegamento passeggeri tra le regioni tirreniche e adriatiche, oltre alla creazione di un itinerario merci alternativo lungo l’asse nord-sud. Gli interventi, suddivisi in più fasi, includono il raddoppio del tracciato in variante in diverse tratte. Al completamento, i tempi di percorrenza tra Roma e Ancona si ridurranno fino a 30 minuti, e tra Roma e Perugia fino a 15 minuti. L’infrastruttura potrà supportare gfino a 10 treni l’ora, garantendo maggiore regolarità del servizio”, scrive Trenitalia.
Cento miliardi di investimenti. “Il Piano Strategico 2025-2029 garantirà investimenti per 100 miliardi di euro in cinque anni, di cui solo il 13% finanziati con fondi PNRR. Di questi 100 miliardi, 62 saranno destinati alle infrastrutture. Nel 2024 Fs, attraverso Rete Ferroviaria Italiana, ha pubblicato 359 bandi di gara per un valore di 13,4 miliardi di euro e aggiudicato 293 gare per circa 10 miliardi di euro. A trainare un’over performance, gli investimenti per la manutenzione (per il 30%), il potenziamento tecnologico della rete e l’investimento sulle stazioni. RFI, è inoltre responsabile della gestione e manutenzione della rete ferroviaria italiana. La manutenzione ordinaria della rete richiede ingenti risorse finanziarie. Ogni anno, infatti, destina 3,5 miliardi di euro a interventi di manutenzione sulla propria rete ferroviaria”, si legge ancora nella nota.
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