Speleologo ferito e incastrato in una grotta nel Cuneese, i soccorritori: “Difficile estrarlo”
Uno speleologo è precipitato a circa 170 metri di profondità nell’“Abisso Paperino” sulla colla dei Termini, a Ormea, in valle Tanaro (provincia di Cuneo). L’uomo stava esplorando la grotta assieme ad altri compagni quando la roccia ha ceduto improvvisamente. Ha riportato ferite importanti ma è stato subito messo sotto osservazione diretta da parte di un medico specializzato proprio negli interventi di soccorso in ambienti sotterranei.
L’uomo, un torinese di 62 anni, è stato l’unico a precipitare mentre i compagni hanno lanciato l’allarme. Sul luogo è arrivato il Soccorso alpino che ha iniziato le operazioni per permettere il passaggio della barella e riportare in superficie il ferito, rompendo alcuni tratti di grotta particolarmente angusti che separano il luogo dell’incidente dall’uscita. Un intervento molto complicato e lungo.

Secondo una prima ricostruzione lo speleologo stava procedendo con il gruppo nella caverna quando è stato investito da una caduta di rocce. La grotta è nota agli esperti per la sua profondità e la sua complessità: è caratterizzata da numerosi passaggi stretti e tortuosi, che sono stati ostruiti dai detriti causati dal distacco roccioso.
Le squadre, composte da operatori specializzati, hanno affrontato condizioni logistiche e ambientali molto difficili, in un contesto dove ogni movimento deve essere calcolato al millimetro. «Si tratta di operazioni — fanno sapere dal Soccorso alpino — che richiedono tempo, precisione e coordinamento, motivo per cui l’intervento si prospetta lungo e complesso».
Nel frattempo, sono state attivate altre delegazioni del corpo nazionale Soccorso alpino con un presidio in superficie per coordinare le operazioni.
Source link