G8 2001, Salis: “Ferita amara e indelebile che non possiamo e vogliamo dimenticare”
Genova. Cita il Guccini di “Piazza Alimonda” parlando di “ferita amara e indelebile”, lancia un messaggio di condanna della violenza e di tutela dei principi democratici, del diritto al dissenso ma anche della legalità, la sindaca di Genova Silvia Salis, in un lungo intervento sui social a 24 anni dai fatti del G8 di Genova, e in particolare a 24 anni dalla morte di Carlo Giuliani, ucciso dal proiettile esploso dal carabiniere Mario Placanica.
“Oggi, a 24 anni di distanza, Genova ricorda i fatti del G8, una ferita ‘amara e indelebile’ che non possiamo, non dobbiamo e non vogliamo dimenticare. Quei giorni convulsi, le tensioni che attraversavano la città, le speranze di cambiamento espresse da milioni di persone e quella violenza hanno segnato per sempre la nostra storia“, scrive la sindaca.
Nel giorno della manifestazione “Per non dimentiCarlo” e di una serie di appuntamenti – incontri, film, il concerto dei 99 Posse – ai Giardini Luzzati, la prima cittadina mette in chiaro di non essere intenzionata ad accentare attacchi strumentali sul tema.
“Ricordare il G8 non significa riaprire vecchie ferite per alimentare polemiche sterili – continua – ma deve servirci ad affrontare il passato per imparare dagli errori commessi e costruire un futuro migliore per Genova e non solo. Il mio pensiero va a chi ha perso la vita, a tutte le persone che hanno subito violenze e a chi ha visto calpestati i propri diritti e le proprie speranze”.
“Ricordare quei giorni significa, soprattutto, dire basta con la violenza, in ogni sua forma – scrive Salis – è un monito costante sui pericoli di una gestione inadeguata dell’ordine pubblico, un’occasione per una riflessione profonda e condivisa sui valori fondamentali della nostra democrazia: il diritto alla libertà di espressione, il rispetto dei diritti umani, la necessità di un dialogo aperto e costruttivo tra le istituzioni e la società civile”.
“Non dobbiamo mai smettere di interrogarci sulle cause che hanno portato a quegli eventi e impegnarci affinché simili tragedie non si ripetano mai più. È fondamentale garantire una gestione della sicurezza urbana che tuteli i diritti di tutti, cittadini e manifestanti. Dobbiamo tutelare l’espressione del dissenso e valorizzare chi lavora affinché questo avvenga prevenendo ogni forma di violenza“, aggiunge la sindaca di Genova.
“Dobbiamo lavorare insieme, istituzioni, associazioni, cittadini, per costruire una Genova più inclusiva, più giusta e più pacifica. Una Genova che sappia accogliere le diversità, che sappia ascoltare le voci di tutti, che sappia affrontare le sfide del presente con coraggio e determinazione, senza dimenticare mai il suo passato – conclude Silvia Salis – una Genova che sia esempio di democrazia, di rispetto e di convivenza civile per tutto il Paese. Una città in cui giustizia, solidarietà e pace siano ogni giorno e sempre di più principi inderogabili del nostro agire quotidiano”.