Veneto

i ringraziamenti del Questore di Venezia, Gaetano Bonaccorso

Redentore di Venezia 2025: sicurezza e tradizione a Venezia grazie a un impeccabile piano di ordine pubblico

Venezia ha celebrato anche quest’anno la Festa del Redentore con la consueta miscela di spiritualità, tradizione e spettacolo, ma ciò che ha reso l’edizione 2025 particolarmente significativa è stata la perfetta gestione dell’ordine pubblico e della sicurezza, garantita da un dispositivo interforze messo in campo dalla Polizia di Stato, in collaborazione con tutte le istituzioni locali e nazionali coinvolte.

Sin dai giorni precedenti l’evento, la Questura di Venezia ha predisposto un articolato piano di sicurezza, che ha permesso lo svolgimento sereno di tutti i momenti della festa – dai riti religiosi alle manifestazioni folcloristiche, dalla regata storica allo spettacolo pirotecnico che ogni anno accende la “Notte Famosissima”, rendendola unica nel panorama delle celebrazioni italiane.

Un evento tra fede, tradizione e spettacolo

La Festa del Redentore, celebrata ogni anno la terza domenica di luglio, è uno degli appuntamenti più sentiti dalla cittadinanza veneziana. Nata come ringraziamento per la fine della terribile peste del 1575-77, la festa mantiene intatta ancora oggi la sua duplice anima: da un lato, la solenne devozione religiosa, testimoniata dalla costruzione del ponte votivo che collega le Zattere alla Chiesa del Santissimo Redentore, sull’isola della Giudecca; dall’altro, la componente più festosa e conviviale, fatta di cene all’aperto, barche addobbate, eventi sportivi e fuochi d’artificio che richiamano migliaia di persone, tra cittadini e turisti.

Il piano di sicurezza: una macchina organizzativa efficiente

Dietro la perfetta riuscita della festa c’è stata una complessa attività di coordinamento tra le forze dell’ordine, frutto di una pianificazione minuziosa avviata settimane prima e diretta dal Questore di Venezia, Gaetano Bonaccorso. Sulla base delle direttive emerse dai Comitati Provinciali per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, presieduti dal Prefetto di Venezia, è stato predisposto un ampio dispositivo che ha coinvolto centinaia di operatori e diverse strutture dello Stato.

Accanto alla Polizia di Stato, sono stati impegnati in prima linea i Carabinieri, la Guardia di Finanza, la Polizia Locale, la Capitaneria di Porto, l’Esercito Italiano, i Vigili del Fuoco, la Protezione Civile e il SUEM (Servizio Urgenza Emergenza Medica), garantendo così una copertura totale sia sul piano terrestre che su quello lagunare.

La gestione della sicurezza ha avuto inizio già venerdì 18 luglio, in occasione dell’inaugurazione del Ponte Votivo, con la presenza di autorità civili, militari e religiose. Un appuntamento simbolico che apre ufficialmente le celebrazioni e che richiama ogni anno numerosi fedeli e cittadini.

La “Notte Famosissima”: fuochi d’artificio in totale sicurezza

Il momento culminante della Festa è senza dubbio la serata del sabato, quando migliaia di barche si riversano in bacino San Marco per assistere allo spettacolo pirotecnico che illumina il cielo veneziano. Anche quest’anno, la “Notte Famosissima” si è svolta senza alcuna criticità, grazie all’attento presidio delle forze dell’ordine che hanno regolato i flussi pedonali, gestito gli accessi all’area della manifestazione e sorvegliato gli spostamenti in laguna.

Particolare attenzione è stata riservata alla sicurezza acquea: le unità navali della Polizia di Stato, della Capitaneria di Porto, dell’Arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza e della Polizia Locale hanno vigilato incessantemente sulle rotte di navigazione, prevenendo ogni possibile situazione di rischio.

In parallelo, la Polizia Ferroviaria ha intensificato la presenza nelle stazioni di Venezia Santa Lucia e Mestre, garantendo la sicurezza dei numerosi visitatori in arrivo con i treni, attraverso controlli mirati e servizi straordinari.

Domenica tra regate e celebrazioni religiose

La giornata di domenica 20 luglio è stata invece dedicata alle regate tradizionali, che si sono svolte secondo il programma storico. Gli atleti si sono cimentati nelle gare dei “Giovanissimi” e degli “Uomini su pupparini a due remi”, per concludere con la più attesa “Gondole a due remi”, dove la competizione si fonde con l’orgoglio identitario della città.

Il tracciato ha previsto la partenza dalla Chiesa del Redentore, proseguendo lungo il Canale della Giudecca, il Canale di Fusina, con il giro del “paleto” all’altezza di San Giorgio in Alga, per poi tornare nuovamente verso la Giudecca.

A conclusione del weekend di celebrazioni, si è tenuta la solenne messa presieduta dal Patriarca di Venezia, Monsignor Francesco Moraglia, nella Basilica del Redentore. Un momento di raccoglimento spirituale che ha richiamato fedeli da tutta la diocesi e che ha chiuso la festa in un clima di profonda serenità.

Forze speciali e tecnologie al servizio della sicurezza

Oltre al personale in divisa, il piano di sicurezza ha visto il contributo di unità specializzate: operatori della Polizia Scientifica, artificieri, unità cinofile antiesplosivo dell’Ufficio di Polizia di Frontiera, squadre del Reparto Mobile e contingenti di rinforzo provenienti da altre città italiane.

Questi team hanno operato sia in forma visibile che in modalità discreta, assicurando il monitoraggio continuo di ogni area sensibile. Anche l’impiego di tecnologie avanzate ha permesso un controllo efficace del territorio e un tempestivo intervento in caso di emergenza.

Il ringraziamento del Questore

A nome di tutta l’amministrazione della sicurezza pubblica, il Questore di Venezia, Gaetano Bonaccorso, ha voluto esprimere il proprio ringraziamento a tutte le forze coinvolte:

“La riuscita della Festa del Redentore 2025 è il frutto del lavoro sinergico di centinaia di uomini e donne che, con dedizione e spirito di servizio, hanno garantito lo svolgimento di ogni evento in piena sicurezza. Il mio grazie va a ciascun operatore delle forze dell’ordine, della Protezione Civile, del SUEM e di ogni istituzione che ha collaborato a questo successo”.

Una festa senza incidenti: modello per gli eventi futuri

Non si sono registrati incidenti né turbative dell’ordine pubblico, a conferma dell’efficacia del dispositivo di sicurezza e della maturità dimostrata dai partecipanti. Un modello virtuoso di gestione degli eventi di massa che potrebbe essere replicato anche in altre città italiane in occasione di manifestazioni complesse.

La Festa del Redentore 2025 si chiude dunque all’insegna della bellezza, della fede e della sicurezza, consolidando ancora una volta il legame profondo tra la città di Venezia e una delle sue tradizioni più amate.


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