Umbria jazz, oltre 34mila biglietti venduti «per un festival che non perde la sua anima»
di Danilo Nardoni
Dall’anteprima dedicata ai 40 anni delle Clinics del Berklee College of Music di Boston fino al gran finale di stasera con il sold out di Lionel Richie. Una lunga maratona musicale per l’edizione 2025 di Umbria Jazz che chiude con dieci giorni a Perugia che registrano oltre 34mila biglietti venduti, per un incasso lordo che supera i 2 milioni e 100mila euro, e più di 500mila presenze in città. Sorridenti e soddisfatti si sono presentati domenica mattina gli organizzatori alla consueta conferenza stampa finale di bilancio, per «un successo non scontato in una estate piena di eventi di qualità e di richiamo».
PATTO COMUNE-UJ PER CERCARE PIÙ RISORSE
L’Arena «Con una serata in meno all’Arena Santa Giuliana, registrare il dato dei 34mila biglietti e già questo è un bel record» ha commentato Stefano Mazzoni, presidente della Fondazione Umbria Jazz. Una serata in meno che però ha permesso di regalare alla città l’apertura del festival in piazza IV Novembre con un pubblico festante di 10mila persone trascinato dalla musica coinvolgente di Angelique Kidjo, per un gradito ritorno al passato. L’atmosfera gioiosa si è respirata anche nelle serate successive all’Arena Santa Giuliana con un programma di altissimo livello molto apprezzato dal pubblico, con le 5mila persone attese per Lionel Richie, dopo le altrettante per Mika ieri sera, e la grande affluenza per i concerti di Stefano Bollani, Herbie Hancock e Dianne Reeves, Jacob Collier e Marcus Miller.
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I teatri La musica jazz, cuore del programma del festival e che sta a cuore al direttore artistico Carlo Pagnotta, ha fatto registrare quasi sempre il tutto esaurito nei teatri, Morlacchi e Pavone, e alla Sala Podiani della Galleria Nazionale dell’Umbria. «Come avevo detto in fase di presentazione – ha affermato Pagnotta – non è stato solo il festival di Lionel Richie e di Mika perché c’è stato soprattutto jazz, anche all’Arena, per un festival che non perde la sua anima». Ed anche per il direttore artistico, «senza fare trionfalismi» pure quest’anno «parlato i numeri».
VIDEO – MIKA E LA RAGAZZA «CHE HA TERRORIZZATO I PERUGIANI»
I ringraziamenti Il presidente Mazzoni ha ringraziato, tra gli altri, la Regione, il Comune di Perugia e la Fondazione Perugia per il contributo dato al festival. A portare la gratitudine non solo personale ma anche quella di giunta regionale e Assemblea legislativa è stata la presidente della Regione Stefania Proietti: «A Perugia per dieci giorni è arrivato il mondo, del jazz e non solo, per un clima meraviglioso che si estende a tutta l’Umbria e che porta un turismo di qualità nella nostra regione. Con il festival si veicola una immagine unica di Perugia e dell’Umbria».
GOTOGALLERY – IL CONCERTO DI MIKA
Gli eventi Un clima positivo che genera anche «risultati straordinari» ha poi sottolineato Proietti ricordando la notizia del report della Siae che mette l’Umbria prima in Italia per qualità e numeri di spettacoli ed eventi culturali, in base alla popolazione. Pure la sindaca di Perugia, Vittoria Ferdinandi, ha ringraziato la squadra festival-istituzioni «al servizio della città e della regione» per poi commentare i dati «straordinari» che vedono l’Umbria come la regione con la più alta produzione di eventi culturali in Italia. «Risultati che ci confermano che questa è la visione da seguire – ha dichiarato – ed in questo senso Umbria Jazz, un festival fuso con la città e con chi la vive, è un esempio d’eccellenza per capire come con la cultura si possa migliorare la qualità della vita. Perugia sta meglio in questi dieci giorni, respira meglio, vive meglio. L’identità di Perugia che stiamo sviluppando come ‘città dei festival’ ci può permettere di guardare anche ad una fetta di mercato in cui costruire opportunità soprattutto per i giovani».
I numeri Di assoluto rilievo sono anche i dati del festival online durante i 10 giorni, con oltre 1 milione di visualizzazioni Facebook, raggiungendo i 70 mila followers su Instagram, con 290 mila contatti unici di copertura organica. Il sito ha avuto un traffico medio giornaliero di circa 190 mila utenti. È stato inoltre confermato l’impegno green di UJ. Grazie al supporto di Umbria Acque sono state utilizzate le borracce da parte dello staff, per una riduzione di circa 15mila bottigliette di plastica. Coerenti con un festival sempre più eco-friendly anche i dati del Minimetro, che ha registrato 123mila validazioni al 19 luglio, un incremento del 10% rispetto all’anno scorso. Già pronte le prossime date dell’edizione invernale di Umbria Jazz Winter a Orvieto, dal 30 dicembre al 3 gennaio 2026, e di Umbria Jazz a Perugia dal 3 al 12 luglio 2026.
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