Oltre 7mila pezzi iconici di Coca-Cola, la collezione di una vita dei coniugi Alessandrini diventa museo a Rio Salso
TAVULLIA Da oltre quarant’anni coltivano una passione unica, tanto da trasformarla in un vero e proprio museo: più di 7mila pezzi legati al mondo della Coca-Cola, alcuni rari, altri donati direttamente dall’azienda produttrice della bevanda più famosa al mondo.
Dal lontano 1979
Sono i coniugi Loredana Angelini e Guido Alessandrini, che nell’aprile di quest’anno hanno inaugurato a Rio Salso uno spazio espositivo tutto dedicato alla loro collezione, con tanto di taglio del nastro alla presenza del sindaco di Tavullia, Patrizio Federici, e della vicesindaca Laura Macchini. La passione è nata nel 1979, quando i mezzi economici non bastavano nemmeno per acquistare un frigorifero Coca-Cola. Ma qualche anno dopo è arrivato il primo oggetto della raccolta: un camioncino Volkswagen in miniatura, noto come “Bulli”, con radio a pozzetto. Da lì, la raccolta non si è più fermata. In 43 anni, la casa dei coniugi si è trasformata in una galleria privata a cielo aperto, tanto che la stessa Coca-Cola ha deciso di riconoscerne il valore.
L’Expo di Milano
Nel 2015, l’azienda ha invitato Guido e Loredana all’Expo di Milano sono stati invitati all’Expo di Milano per il centenario della bottiglia – spiega Guido – che si dice sia ispirata alle forme di Marylin Monroe e che ha mantenuto per sempre quella silhuette, questo perché avevamo un cancello di casa con due bottiglie di Coca cola e quando si apriva si vedevano tutti gli oggetti collezionati, così siamo stati premiati con una bottiglia del centenario.
Due anni dopo, nel 2017, l’azienda li ha omaggiati con un altro pezzo unico: la bottiglia Coca-Cola–Alitalia, realizzata per una campagna congiunta di leadership. Intorno alla famosa bottiglia circolano anche leggende affascinanti. Guido ama ripetere che la forma della “Contour” si ispirerebbe a Marylin Monroe. Una tesi suggestiva, anche se improbabile: l’attrice è nata nel 1926, ben undici anni dopo la nascita del contenitore. Più credibile l’ipotesi che si ispiri alla figura prorompente di Mae West, attrice simbolo del cinema americano degli anni Venti e Trenta. In ogni caso, la bottiglia ha mantenuto nel tempo la sua inconfondibile silhouette. La collezione continua ad arricchirsi. Tra i pezzi in attesa di ufficializzazione, c’è una bottiglia tributo al “Fashion 2009”, lanciata durante una sfilata a Milano a cui parteciparono stilisti come Alberta Ferretti, Moschino, Fendi.
La promessa di Ferretti
Guido è in attesa della firma proprio di Alberta Ferretti: «Mi ha promesso che verrà appena possibile – spiega –. In quell’occasione i lampioni lungo il percorso verso il Duomo erano tutti a forma di Coca-Cola». Una passione infinita che ha trovato una sede a Rio Salso dove l’ingresso è libero, ma sono ben accette le offerte per implementare la collezione e si può lasciare una dedica.