Lazio

“Dieci giorni nell’armadio”, cosa non torna – Il Tempo


Valentina Greco è stata ritrovata nella sua casa di Sidi Bou Said, la città tunisina dove viveva da tre anni. Da dieci giorni la famiglia aveva perso le sue tracce e la polizia tunisina l’ha ritrovata nel suo appartamento. La madre ha raccontato all’Adnkronos di aver saputo che Valentina, con cui è riuscita a parlare al telefono subito dopo il ritrovamento per pochi minuti, era svenuta ed era rimasta per tutto questo tempo dentro l’armadio. Tuttavia, la storia presenta tanti punti da chiarire. A cominciare dal fatto che la polizia tunisina era già stata a cercarla in casa senza successo e dalle condizioni buone di salute in cui è stata trovata la 42enne cagliaritana, che lasciano ritenere improbabile che possa essere rimasta effettivamente dieci giorni priva di sensi.

Non sembra credere a questa versione l’avvocato Gianfranco Piscitelli dell’associazione Penelope, che si è occupato del caso in questi giorni. Greco lavora come freelance ed è molto impegnata sul fronte dei diritti civili, con una particolare attenzione verso quelli delle donne. Tra le tante piste seguite dopo la denuncia della sua scomparsa c’era il fatto che questo suo attivismo potesse averle creato qualche problema e c’è chi sospetta che si stesse nascondendo da qualcuno. Per ora l’unica certezza è che sia stata ritrovata e portata in ospedale, ma su cosa sia successo in questi dieci giorni ci sono molti punti da chiarire.

La versione della madre – ”Ho parlato con Valentina, era svenuta dentro casa: l’hanno ritrovata e la stanno portando un ospedale”. Roberta Murru è al settimo cielo, ha appena parlato con la figlia scomparsa da dieci giorni in Tunisia. ”Bisogna fidarsi delle madri, io insistevo perché cercassero dentro casa – spiega Murru -. Anni fa aveva avuto un’embolia ed era svenuta dentro casa. Coi gatti lì non poteva essersi allontanata e sentivo che potesse essere capitato qualcosa in casa”. Prima che venisse trasportata in ospedale Valentina Greco ha spiegato alla madre ciò che è successo. ”Stava pulendo l’armadio, è svenuta ed è rimasta lì dentro. Mi ha detto che si sentiva ancora male e la stavano portando in ospedale, ma ero troppo contenta di sentirla”. Le indagini per la sua scomparsa andavano in tutte le direzioni, ma Roberta Murru aveva le sue sensazioni e insiste: ”Bisogna fidarsi delle madri, io me lo sentivo che poteva essere successo qualcosa in casa legato ai suoi problemi di salute”.

“Fa acqua da tutte le parti” – Una versione non verosimile secondo l’avvocato Gianfranco Piscitelli, che con l’associazione Penelope, specializzata in persone scomparse, si è occupato del caso. ”Il mio compito si esaurisce qui, ma i miei dubbi li porto con me – dichiara Piscitelli -. È una storia che fa acqua da tutte le parti. Sulle veridicità o meno della versione data… dobbiamo far finta di crederci”.


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