Mattarella a Stava a 40 anni dalla tragedia: «Non è stata la natura a uccidere ma l’uomo» – Cronaca
TESERO. Intenso l’intervento del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, pronunciato al teatro di Tesero alla cerimonia civile per i 40 anni della tragedia di Stava.
Questi i passaggi principali.
“Siamo qui per perché a prevalere siano le ragioni della vita su quelle dello sfruttamento. Fare memoria non vuol dire solo ricordare insieme, la memoria interpella le nostre coscienze”. “Vorrei che tutti gli abitanti di Tesero avvertissero oggi la vicinanza di tutti gli italiani di fronte a questa tragedia – ha detto Mattarella –
Qui non è stata la natura a uccidere, è stata una calamità causata artificialmente dall’uomo. Incuria, mancata vigilanza nella gestione del progetto mineraria. L’indifferenza al pericolo sulla base di un’errata concezione del rapporto uomo-ambiente, con quest’ultimo considerato risorsa da sfruttare. Un rapporto improprio tra grandi imprese e una piccola comunità terra di immigrazione posta davanti al bivio tra lavoro e sicurezza”.
“La montagna e le sue risorse non dovevano e non devono essere sfruttate senza ritegno. La giustizia ha stabilito le responsabilità. Ciò che non si deve fare è chiudere questo scempio dentro una parentesi senza misurarci con il presente – il monito del presidente – Non ci sono alibi, riconciliarsi con l’ambiente riguarda anche la coesione sociale e la democrazia”.
Mattarella ha ricordato la grande generosità dei soccorsi nel dramma di 40 anni fa. Siamo un Paese che sa essere generoso quando le tragedie lo richiedono. Vogliamo ricordare Stava come emblema di rinascita, di resilienza della gente di montagna. A distanza di 40 anni qui si terranno le gare di fondo delle Olimpiadi invernali. Stava ci consegna un dovere, che non si perdano più vite”.