Mondiali di nuoto, Taddeucci conquista il terzo argento. Paltrinieri quarto nella 3 km – Sport
Tre volte Ginevra: Taddeucci è d’argento anche nella 3 km sprint knockout, la gara a eliminazione in tre turni (da 1500, 1000 e 500 metri) che ha debuttato ai Mondiali di Singapore. E dire che alla fiorentina neanche piaceva più di tanto l’evento già provato in coppa del mondo e agli Europei di Stari Grad in Croazia dove era stata quarta. Invece, la 28enne allenata da Giovanni Pistelli, è in un momento di grazia: dopo l’argento nella 10 km, la distanza olimpica dove è stata di bronzo ai Giochi di Parigi, nel bacino di Sentosa è arrivato anche quello nella 5 km e adesso questo che definisce “del tutto inaspettato”. Vince la superesperta della materia, la giapponese Ichika Kajimoto (era stata di bronzo nella 5 km), terza l’australiana Moesha Johnson (d’oro nella 10 e nella 5 km) che chiude ex aequo con l’ungherese Bettina Fabian.


La gara di Ginevra
Ginevra oltre se stessa e nella storia: mai nessuna italiana aveva vinto tre medaglie in un’unica edizione mondiale. E per Taddeucci sono anche le prime al livello individuale: ai campionati ne aveva vinte solo nelle prove di squadra (un oro e un bronzo). Ma Singapore è il suo porto di acque calde (benché sporche): Ginevra vince la propria batteria davanti alla giapponese Kajimoto e alla tedesca Isabel Gose. L’australiana Johnson domina la semifinale a 20 atlete, ma passa anche Ginevra all’ultimo turno dove si inventa un passaggio geniale: c’è bagarre nei 500 metri finali, con Gose che è in testa alla prima boa, tallonata da Johnson, mentre Taddeucci resta nei pressi. A 100 metri dal traguardo c’è una mischia scatenata, Kajimoto sorpassa il gruppo di testa sulla destra mentre Ginevra scarta a sinistra e tocca per l’argento.


La felicità di Taddeucci: “Non me l’aspettavo”
“Neanche io avrei immaginato di valere il podio, ero rassegnata al quinto posto”, ammette Ginevra. “Davanti si sono picchiate, ho visto il buco, ne ho approfittato e improvvisamente la gara si è trasformata in un 50 stile libero. Ho messo le gambe e andavo alla grande. Paradossalmente mi sentivo peggio nei primi 1500. Il mio allenatore Giovanni Pistelli mi diceva che ero veloce negli allenamenti, che quasi pensavo avessi perso la soglia. Questa gara l’ho presa molto alla leggera, la medaglia é per tutti coloro che hanno reso possibile la realizzazione di un sogno: al mio ragazzo Matteo Furlan che a 36 anni ancora mi aiuta in allenamento, al mio allenatore, staff, società e federazione, alla famiglia”. E domani, nella notte italiana, parteciperà anche alla staffetta mista con Gregorio Paltrinieri. “Appena sono uscita sono andata da Greg Paltrinieri per dirgli che sono in vantaggio 3-2”.
Gregorio Paltrinieri quarto
Greg, infatti, è quarto nella gara al maschile vinta dal tedesco Florian Wellbrock, che fa tripletta dopo l’oro nella 10 e nella 5 km. L’argento va all’ungherese, bronzo olimpico ed europeo della specialità, David Betlehem. Mentre il francese Marc Antoine Olivier, che si allena con Paltrinieri a Ostia allenato da Fabrizio Antonelli, è di bronzo come nella 5 km. Il campione di Carpi, 30 anni, che col dito rotto è stato d’argento nella 10 e nella 5 km, è rimasto imbottigliato al via e non riesce in quella che sarebbe stata la sua ennesima impresa: “E’ stata una gara dura, quella che meno si addice alle mie caratteristiche. Se ci fossero 500 metri senza boe potrei anche essere più competitivo, con tre boe diventa difficile recuperare chi parte meglio perché è un continuo stop and go. Wellbrock e Betlehem hanno sfruttato partenza e subacquea, si sono piazzati avanti e nessuno è riusciti ad avvicinarli. Io ho provato ad assumere una posizione laterale per non prendere botte, ma comunque non sono riuscito a risalire abbastanza dall’ottavo posto della prima boa. Il dito mi ha fatto meno male, è stato fasciato col nastro per evitare che perdessi il tape come accaduto ieri nel primo giro. La staffetta domani? Sarebbe stato meglio farla oggi, per la stanchezza. Ma ce la giocheremo”.
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