Lavori bloccati, almeno un altro anno per la Complanarina. Con l’incognita invernale
L’attesa firma che il Ministero delle Infrastrutture deve apporre per consentire i lavori che interessano il cavalcavia della Nuova Estense – necessari a completare la Complanarina – non è arrivata in tempo per consentire l’accantieramento durante il mese d’agosto. Quella estiva era la finestra inizialmente stabilita da Autostrade per pote giungere al completamento dell’infrastruttura entro il 2025 o ai primi del 2026: finestra che ora si è purtroppo chiusa.
Sarà quindi necessario attendere probabilmente un altro anno prima di veder completata la strada che rappresenta il prolungamento dell’attuale Complanare fino al casello di Modena Sud, intorno alla quale sono già stati realizzati diversi raccordi. Ma il “cuore” dell’opera richiede i lavori al di sotto del ponte della Nuova Estense (che scavalca anche l’A1) e ora i tempi diventano un’incognita.
Il tema è stato discusso il Prefettura nei giorni scorsi, con il comprensibile disappunto da parte del Comune di Modena e di quelli limitrofi. A inizio giugno lo stesso sindaco Massimo Mezzetti aveva lanciato un appello al Ministro Salvini affinchè la burocrazia facesse il suo corso in tempi rapidi, ma così non è stato.
Se anche la firma dovesse per assurdo arrivare in queste ore, non vi sarebbero più i tempi tecnici per realizzare l’intervento nel mese di agosto. Questa scelta fatta in sede di cronoprogramma è delicata e fondamentale: l’intervento comporterà infatti la chiusura totale del ponte e di conseguenza la sospensione della circolazione su uno dei principali assi viari che collegano Modena alla parte sud della provincia. Considerando che il cantiere potrebbe durare dalle due settimane a quasi un mese, è evidente come i disagi avrebbero ripercussioni davvero significative. Da qui la decisione di scegliere il mese di agosto, quando il traffico è ai minimi.
Se questa strategia dovesse essere confermata, tutto l’intervento slitterebbe ad agosto 2026, allungando così di un ulteriori 12 mesi la conclusione di un’opera della quale si parla da oltre 25 anni.
L’altra opzione sul tavolo sarebbe chiaramente quella di anticipare la chiusura del cavalcavia – sempre sperando nella famosa firma ministeriale – magari ipotizzando lo stop durante le festività natalizie. Ma questo comporterebbe disagi molto maggiori al traffico veicolare: sui due piatti della bilanciasi pesano dunque i due elementi, ma la risposta è lungi dall’essere vicina.
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