Terrorismo, l’Argentina annulla il carcere per l’ex br Bertulazzi

Dall’Argentina viene reso noto che la Camera argentina di Cassazione penale ha annullato la decisione della giudice María Servini che aveva revocato i domiciliari dell’italiano 73enne, ex Br, Leonardo Bertulazzi. Il giudice aveva ordinato la carcerazione dell’ex brigatista per rischio di fuga ma la Cassazione, accogliendo il ricorso della difesa di Bertulazzi e con il voto favorevole dei giudici Angela Ledesma e Alejandro Slokar, con il solo voto contrario di Guillermo Yacobucci, ha disposto un nuovo pronunciamento che consideri la sua età avanzata e il suo status di rifugiato ancora vigente.

L’Italia già da anni ha chiesto che Bertulazzi venga estradato e ora è in attesta della decisione del tribunale amministrativo per la determinazione del suo status. Lo scorso 1 luglio, la Corte Suprema argentina aveva espresso parere favorevole all’estradizione in Italia di Leonardo Bertulazzi, agli arresti domiciliari dal 29 agosto 2024, proprio sulla base della revoca dello status di rifugiato. Tuttavia, la Corte nella sentenza aveva precisato che la decisione sull’estradizione non riguardava il ricorso presentato dall’ex Br sulla revoca dello status di rifugiato che rimaneva quindi ancora aperto.

Il 29 agosto dello scorso anno mezz’ora prima di essere arrestato, all’ex brigatisa venne revocata la decisione amministrativa che sostiene il suo status di rifugiato. Una misura tuttavia non completa perché, come spiegato all’Ansa dall’avvocato specializzato in diritti umani Rodolfo Yanzón, la perdita definitiva dello status dipende dalla conferma delle autorità giudiziarie amministrative, come confermato poco fa dalla Camera argentina di Cassazione penale.

Questo implica un allungamento dei tempi di estradizione in Italia dove, come viene reso noto, non ci sarà una traduzione automatica in carcere: avrà diritto a un nuovo processo per i fatti di cui è accusato, vale a dire il sequestro dell’imprenditore genovese Pietro Costa del 1977 e la partecipazione a banda armata nelle Brigate Rosse. Per il momento su di lui pende una condanna a 27 anni in contumacia.