Nella statua della Maddalena di Donatello segni di malattia rara
agenzia
Studio Bambin Gesù-min.Cultura-Omar, ‘affetta da lipodistrofia’
ROMA, 18 LUG – Probabilmente affetta da una malattia
rara: volto scavato, occhi infossati, capelli lunghi e ispidi,
estremamente magra al punto che i muscoli e tendini sono a fior
di pelle, aspetto invecchiato, vene in evidenza. La Maddalena
penitente scolpita da Donatello tra il 1453 e il 1455 si
discosta significativamente dall’iconografia classica della
Santa. Non solo: a un’attenta analisi visiva, l’opera presenta
tutti i segni distintivi della lipodistrofia, una malattia
caratterizzata da perdita di tessuto adiposo. L’Ospedale
Pediatrico Bambino Gesù, insieme all’Osservatorio Malattie Rare
(Omar) e al Ministero della Cultura, ha pubblicato sulla rivista
Journal of Endocrinological Investigation uno studio
paleopatologico che indaga proprio il legame tra la famosa
scultura lignea, conservata al Museo dell’Opera del Duomo di
Firenze, e questa patologia.
La paleopatologia studia le malattie antiche attraverso i
resti biologici e le fonti indirette, come documenti storici e
opere d’arte, la cui interpretazione in chiave medica può
fornire informazioni sulla storia antica delle malattie
dell’uomo. È il caso di molte pitture e sculture egizie, greche,
romane, sudamericane. Fa parte di questo ambito lo studio che ha
individuato nell’aspetto della statua della Maddalena di
Donatello i sintomi di una persona malata di lipodistrofia,
persona che ha fatto con tutta probabilità da modella per la
realizzazione della statua dell’artista fiorentino.
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