Cultura

The Weekender: ascolta gli album di Alex G, Jonathan Richman, We Are Scientists (e molti altri…) usciti oggi

Da qualche anno ormai il venerdì è il giorno della settimana consacrato alle uscite discografica. Quale migliore modo allora per prepararsi mentalmente all’imminente sospirato weekend se non quello di passare in rassegna le migliori album usciti proprio nelle ultime ore ?
I dischi attesi per mesi sono finalmente tra noi…buon ascolto.

ALEX G – “Headlights”
[RCA]alt-rock

“Headlights” è il nuovo album di Alex Giannascoli, meglio conosciuto come Alex G, il cantautore le cui storie surreali hanno convertito gli ascoltatori occasionali in fan sfegatati per oltre un decennio e mezzo. In questo nuovo progetto, Alex G rivisita il terreno che stravolge la realtà e che lo ha reso un artista amato e una figura culturale senza pretese. Come i giganti della canzone a cui viene accostato – Neil Young, Elliott Smith, Lucinda Williams – l’approccio di Alex all’Americana è a tratti diretto e impressionistico, intriso di mistero e malinconia. Questa eredità è udibile in tutto il disco, una splendida raccolta di colpi di scena assurdi e pietre miliari banali narrate da uno degli architetti del rock & roll più celebri e influenti del XXI secolo.

BUSH – “I Beat Loneliness”
[earMusic]indie-rock, grunge

Prodotto da Gavin Rossdale insieme a Erik Ron (Godsmack, Bad Omens), “I Beat Loneliness” è il decimo album in studio dei Bush e le note stampa lo definiscono un potente tributo alla loro eredità e alla loro continua evoluzione. Il disco unisce l’intensità del grunge delle origini a nuove trame sonore e tematiche che toccano la salute mentale, la solitudine e la resilienza.

WE ARE SCIENTISTS – “Qualifying Miles“
[Gronland]indie-pop-rock

“Qualifying Miles” segue “Lobes” del 2023. La band ha nuovamente collaborato con Keith Carne alla batteria e il disco sembra promettere un’altra dose di inni orecchiabili a base di guitar-pop, quello che i fan si aspettano.

BILLIE MARTEN – “Dog Eared”
[Fiction]folk-pop

Marten ha lavorato a “Dog Eared” con Phil Weinrobe, il produttore che ha fatto un ottimo lavoro con Adrianne Lenker e il disco include contributi di musicisti stimati come Sam Evian, Sam Amidon, Shahzad Ismaily e Maia Friedman, tra molti altri. Hanno registrato dal vivo e Weinrobe definisce il risultato “un fottuto miracolo“.

LAURA JANE GRACE – “Adventure Club”
[Polyvinyl Records]punk-rock

“Adventure Club” è spesso un disco che parla dell’imparare a occupare spazio, del sentirsi liberi di essere se stessi mentre le stronzate del nostro momento storico si accumulano: il filo conduttore più evidente nelle dodici tracce è quello dell’evoluzione, del lasciarsi diventare qualcosa di nuovo. Le canzoni di protesta e i brani personali non sono mai stati in contrapposizione per Grace, che in questo album offre alcuni dei suoi lavori più profondi e, sì, anche più giocosi, proprio in quel particolare punto di incontro.

JESS RIBEIRO – “Mixtape”
[Labelman]indie-folk

“Mixtape” di Jess Ribeiro è una raccolta di percorsi abbandonati, linee temporali parallele, forse e ma, registrati con Michael Vince Moin (Tram Cops), Jesse Williams, John Castle, James Seymour e Jeremy Toy. In otto demo e B-side precedentemente scartati, canta nel suo caratteristico stile cinematografico. Evocando ricordi adolescenziali, sigarette fumate nel bosco dopo il tramonto, la malinconia notturna e il momento in cui arriva la persona che hai aspettato per tutta la vita, queste canzoni rappresentano la fine di un capitolo e la promessa di qualcosa di nuovo. Accompagnata da chitarre leggere, batteria vivace e sintetizzatori nostalgici, la sua prosa essenziale evoca interi mondi con poche parole, dicendo molto con poco.

JONATHAN RICHMAN – “Only Frozen Sky Anyway”
[Blue Arrow]indie-rock

Diciottesimo album solista per questa icona. Diversi brani di “Only Frozen Sky Anyway” vedono Richman riunirsi con il suo ex compagno dei Modern Lovers Jerry Harrison, che è poi diventato un membro di lunga data dei Talking Heads. Secondo un comunicato stampa, l’album è caratterizzato da un filo conduttore che si concentra sulle partenze e sui ritorni.

NATALIE BERGMAN – “My Home Is Not In This World”
[Third Man Records]indie-pop

L’attesissimo seguito dell’acclamato album di debutto della cantautrice di Los Angeles Natalie Bergman, “Mercy”, pubblicato nel 2021. Se si ripensasse e ricostruisse la Motown da qualche parte nel deserto della California, il risultato potrebbe essere qualcosa di simile a “My Home Is Not In This World”. Registrato in analogico su nastro e prodotto dal fratello e collaboratore di lunga data Elliot Bergman, il disco di 12 tracce brilla di gospel soul, malinconia country-western e grinta rock ‘n’ roll, il tutto filtrato attraverso la voce inconfondibile di Natalie.

MADELINE KENNEY – “Kiss from the Balcony”
[Carpark]alt-rock, indie-pop

“Kiss from the Balcony” è ciò che accade quando tre musicisti si innamorano delle reciproche capacità musicali e delle curiosità condivise. Dopo essersi incontrati in un bar di Oakland, in California, nel 2016, e aver collaborato sporadicamente a varie canzoni e album, Madeline Kenney, Ben Sloan e Stephen Patota hanno fatto un tour insieme dopo l’uscita del disco di Kenney del 2023, “A New Reality Mind”. Il tour è stato così stimolante dal punto di vista musicale che il trio ha voluto cimentarsi in un album completo insieme (nonostante vivessero in tre città diverse). Le canzoni che erano iniziate come bozzetti sui rispettivi hard disk sono sbocciate in esplorazioni selvagge di suoni, performance vocali, stili di produzione e costruzione di mondi. I temi lirici della solitudine, del romanticismo idealizzato, del risentimento e della femminilità fanno da contorno al tema principale: la collaborazione permette a un’idea di crescere fino al suo pieno potenziale e di spiccare il volo.

DR SURE’S UNUSUAL PRACTICE – “Blue/Bubble”
[Swish Swash Records & Marthouse Records]garage-punk-rock

I nastri registrati dal Dr Sure tra un album e l’altro offrono uno sguardo intimo su un artista in un purgatorio perpetuo; la musica come costante; conforto e catarsi; per protestare o professare.

JADE BIRD – “Who Wants to Talk About Love”
[Glassnote]folk, americana

L’album parla della rottura di Bird con il suo ex fidanzato ed ex compagno di band Luke Prosser. Il terzo album di Jade Bird ci invita a unirci alla sua ricerca per comprendere la forza potente, coinvolgente, bella e distruttiva che ci guida tutti. “Voglio che sia una conversazione“, dice. “Voglio che sia un vero e proprio scambio“. Portandoci all’interno di alcuni dei legami più personali e formativi della sua vita, Jade utilizza sia melodie pop allegre (‘Dreams’, “Save Your Tears”) che ballate delicate (“Who Wants”, “Avalanche”) per accompagnarci in un viaggio attraverso il dolore, il dubbio, l’accettazione e la speranza.

LORD HURON – “The Cosmic Selector Vol. 1”
[Mercury]indie-folk

“The Cosmic Selector Vol. 1” è il quinto album di Lord Huron e uscirà il 18 luglio 2025. I teaser promozionali e i video dell’album mettono in risalto il jukebox Cosmic Selector in una serie di ambientazioni spesso incongruenti, tra cui scenari naturali – foreste, deserti e cime di montagne – e urbani. Con questo concept, il frontman Ben Schneider si chiede: “E se potessi scegliere il tuo destino come si sceglie una canzone in un jukebox? E se il tuo dito scivolasse e scegliessi invece il lato B? E se avessi frainteso il significato della canzone fin dall’inizio?” L’ispirazione per il tema dell’album è stata la lotteria della vita, con Schneider che riflette sulla casualità che ne può alterarne il corso.

FORTH WANDERERS – “The Longer This Goes On”
[Sub Pop]alt-rock

C’è una cosa che i Forth Wanderers vogliono chiarire sul loro terzo album, “The Longer This Goes On”: “Non siamo tornati“, afferma con enfasi il chitarrista Ben Guterl. È forse un sentimento inaspettato da associare al primo album della band dopo la separazione avvenuta sette anni fa, ma il gruppo insiste che si tratta solo di una risposta sincera: si sono riuniti per registrare i dieci brani dalla struttura complessa che compongono questo nuovo disco e stanno ancora cercando di capire cosa significhi per loro far parte dei Forth Wanderers, a oltre dieci anni dalla nascita del progetto. Ricco di melodie lucide, armonie vocali cristalline e ritmi sinuosi e obliqui, l’album è molto più di un semplice ritorno alle origini. In “The Longer This Goes On”, i Forth Wanderers sembrano più consapevoli e sicuri di sé che mai. Ma non chiamatelo ritorno.

PANIC SHACK – “Panic Shack”
[Brace Yourself]punk-garage-rock

Finalmente l’album di debutto delle Panic Shack di Cardiff, a base di punk-rock decisamente ironico, tagliente e con sguardo femminista.

JOHN ZORN & DAVE LOMBARDO – “Memories, Dreams, and Reflections”
[Tzadik]sperimentale

Amici e colleghi da oltre 25 anni, John Zorn e Dave Lombardo sono due dei visionari musicali più intransigenti e potenti della musica moderna e “Memories, Dreams and Reflections” presenta questi due virtuosi estremi in un’emozionante sessione di pura improvvisazione. Il chaman della batteria Dave Lombardo e l’alchimista ribelle del sassofono Zorn danno il meglio di sé in questa performance libera e spontanea, dimostrando che il loro legame non è mai stato così forte. Intenso, telepatico, pieno di amore, sorpresa, rispetto e insaziabile curiosità, questo è l’incontro inaspettato ma inevitabile di due vecchi amici che sono anche due maestri della musica moderna.

JOE BONAMASSA – “Breakthrough”
[J&R Adventures]rock-blues

Prodotto dal collaboratore di lunga data Kevin Shirley (Iron Maiden, The Black Crowes, Journey) e scritto in collaborazione con il vincitore del Grammy Tom Hambridge (Buddy Guy, ZZ Top, Lynyrd Skynyrd), “Breakthrough” cattura Bonamassa all’apice della sua creatività. Ampliando il suo sound distintivo pur rimanendo fedele alle radici del blues che hanno lanciato la sua leggendaria carriera, l’album promette emozioni forti, un lavoro di chitarra bruciante e nuovi colpi di scena.
Con oltre 50 album all’attivo e un numero senza precedenti di 28 album blues al primo posto nella classifica Billboard, Bonamassa dimostra ancora una volta di non limitarsi a mantenere vivo il blues, ma di guidarlo verso il futuro.

MARGARITA WITCH CULT – “Strung Out In Hell”
[Heavy Psych Sounds]stoner

I Margarita Witch Cult hanno catturato un fulmine in una bottiglia con il loro debutto del 2023, un colosso che è passato in un batter d’occhio e che ha visto la band devastare l’Europa e il Regno Unito, raccogliendo legioni di fan e andando in tour con artisti del calibro di Cancer Bats, Monster Magnet e Nebula. Ora, il trio di Birmingham è pronto a ripulirsi i denti con le ossa del proprio passato: il loro secondo LP, “Strung Out In Hell”, prende tutto ciò che era così avvincente del loro debutto e alza il volume a 11, strappa la manopola, la getta nelle fiamme dell’inferno e ride maniacalmente sulla scia della sua gloria demoniaca. È la colonna sonora dell’afterparty di tutta la vita sulla terra. Più audace, più strano e decisamente più cattivo, non c’è momento migliore per saltare sul treno del Margarita Witch Cult, che sta andando dritto verso il fondo, a tutta velocità.

ZAC FARRO – “Operator”
[Congrats Records]indie-pop-rock

Farro non aveva un’idea precisa in mente prima di realizzare “Operator”, ma sapeva di voler lavorare al progetto con i suoi amici Josh Gilligan e Chancey Pierce nella loro città natale, Nashville. “Ci siamo detti: andiamo in studio e vediamo cosa succede“, racconta Farro in un comunicato stampa. “Ho sempre avuto una visione chiara, a volte persino il nome dell’album, prima di mettermi al lavoro…ma questa volta era diverso, era come se, stando insieme, la magia si sarebbe rivelata da sola. E così è stato“.

KEYS – “Acid Communism”
[Libertino]Psych / Pop / Dream pop

I Keys tornano con “Acid Communism”, il loro album più audace e ambizioso fino ad oggi: un documento ricco e senza filtri della creatività collettiva, dell’esplorazione sonora e della curiosità filosofica. L’album trae ispirazione dal defunto teorico culturale Mark Fisher, il cui lavoro incompiuto ha lasciato un segno indelebile nella band. Sebbene “Acid Communism” non sia apertamente politico, pulsa di un silenzioso senso di determinazione: resistere all’isolamento, riconnettersi con gli altri e celebrare lo spirito condiviso e fai-da-te che unisce band, amici e scene. Si tratta di costruire qualcosa insieme, piuttosto che stare separati. La band ha adottato un approccio ibrido alla registrazione. Gran parte dell’album ha preso vita su nastro a 8 tracce prima di essere trasferito su Logic, catturando un mix di calore registrato in casa e precisione digitale. Il risultato è un suono grezzo ma raffinato, non levigato ma profondamente intenzionale. Si va dal psych-pop bruciato dal sole e dai riff di chitarra spigolosi, all’introspezione delicata guidata dal pianoforte e alle atmosfere suggestive. È un disco che privilegia la connessione alla perfezione, l’istinto alla raffinatezza.

CORAL GRIEF – “Air Between Us”
[Suicide Squeeze]indie-pop, dream-pop

Coral Grief, il trio rock di Seattle, e “Air Between Us”, il loro album di debutto, hanno un nome azzeccato. Le prime note ti colpiscono come una folata di aria marina in faccia e in pochi secondi ti ritrovi a volare, in parte sotto il cielo e in parte sopra il mare. È uno spazio intermedio simile a quello in cui prospera Coral Grief, mentre costruisce elaborate trame di doppi sensi in questo tributo e elogio alla loro città e alla loro comunità. Attraverso queste canzoni, i Coral Grief ti accompagnano in un viaggio ispirato ai loro viaggi e ai tuoi, che si tratti dei quartieri della loro città natale, delle infinite autostrade americane durante i tour o semplicemente di una passeggiata senza meta. Tutto è pronto per rivelarsi: basta solo sapere dove guardare.

LOOSE TOOTH – “New Age”
[Blossom Rot Records]indie-pop

Il duo di Melbourne Loose Tooth affronta il suo secondo album “New Age”. 11 tracce, 5 anni di lavoro: “New Age” segna un ritorno sorprendente per la band, che esplora nuovi temi come la maternità, il dolore, la politica e l’identità nel solare stile punk rock per cui è famosa. Amiche fin dall’asilo e compagne di band dall’età di 14 anni, Nellie (chitarra) ed Etta (batteria) sono membri prolifici della comunità musicale di Melbourne sin dall’EP “Saturn Return” del 2016. Il loro album di debutto “Keep Up” è stato pubblicato dalla Milk! Records nel 2018, consolidando la capacità della band di fondere armonie doo-wop con riff distorti e guadagnandosi elogi per il loro “pop grezzo e vissuto, frutto di innumerevoli notti trascorse sul bordo di uno sgabello da bar“.

BLEACH LAB – “Close To The Flame EP”
[autoproduzione]indie-rock

I Bleach Lab tornano con il loro quarto EP in studio, “Close To The Flame” (in uscita a luglio 2025). Si tratta del primo lavoro autoprodotto della band e della prima uscita dopo l’album di debutto “Lost In A Rush of Emptiness” (settembre 2023). L’EP è composto da cinque brani, tutti incentrati sulle difficoltà dell’amore. ““Close To The Flame” esplora le difficoltà dell’amore attraverso esperienze personali. Parla dell’essere intrappolati in relazioni in cui si è costantemente divisi tra amore e dolore. Che si tratti di voler essere tutto per qualcuno, di aggrapparsi a qualcuno che sta scivolando via, o di lottare con il senso di colpa e l’ansia che rendono difficile andare avanti. L’EP cattura la realtà confusa del cercare di aggrapparsi all’amore, mentre si affrontano l’insicurezza, il rimpianto e la paura di perdersi nel processo. Lottare per mantenere un legame, ma sentendone tutto il peso.”

ZEBRA TSO – “ANIMAL”
[GARBO Dischi]punk-rap-rock

Mentre continuano a fare saltare, pogare e urlare il loro pubblico, infiammando i plachi di tutta la Penisola, gli ZEBRA TSO si preparano a pubblicare il loro secondo progetto discografico, un EP di sette brani che vuole essere “la nuova anomalia necessaria alla scena alternativa italiana“. Con “ANIMAL” gli ZEBRA TSO confermano il loro stile distintivo: un ibrido tra rap, alternative rock e attitudine punk, dove tutto è concesso e ogni emozione trova spazio per esprimersi con autenticità.


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