«Ricci è in vantaggio». «Sondaggio farlocco tornate sulla Terra». Putiferio politico dopo una ricerca in cui committente e realizzatore coincidono
ANCONA «Nella corsa delle Regionali siamo in vantaggio». «Siete su Scherzi a parte, tornate sulla terra». Nella campagna elettorale più litigiosa della storia, piomba come una granata un sondaggio dagli strani contorni (eufemismo) che contribuisce ad alimentare polemiche e schermaglie. Eravamo rimasti al rilevamento di fine giugno fatto da Tecnè (e commissionato dall’agenzia Dire) che dava il governatore uscente Acquaroli avanti di 5 punti. Poi, ieri, il twist nella trama inaspettato e per il centrodestra poco credibile.
Il copione
A metà pomeriggio inizia a circolare nelle chat del centrosinistra un sondaggio che decreta il sorpasso – di misura – dell’eurodeputato dem Matteo Ricci alla guida dell’Alleanza del cambiamento: 50,5% lui, 49,5% Acquaroli (con margine d’errore del 3%). Questa volta il committente (e realizzatore, cosa poco usuale) è Izi spa, il campione consultato è composto da appena 1000 persone e il 36% si astiene o si dice incerto. Il Pd Marche nega di aver commissionato il sondaggio e subito esulta sui social: «Un segnale chiaro, le Marche vogliono voltare pagina. Dopo cinque anni di governo della destra, cresce il desiderio di una regione più giusta, solidale e dinamica. Ora più che mai è il momento di crederci». Neanche il tempo del brindisi e i siti online della stampa nazionale che avevano ripreso l’indagine ne cancellano tutte le tracce, lasciando intuire che ci fosse qualcosa di molto strano e che la credibilità della ricerca demoscopica fosse quantomeno dubbia. Il seguito della storia è facilmente intuibile. Il sondaggio finisce immediatamente nel mirino del centrodestra, che imbraccia il fucile a canne mozze: «I seguaci senza seguito delle sinistre esultano increduli – la stoccata dell’assessore regionale Francesco Baldelli in quota Fratelli d’Italia – peccato sia un sondaggio farlocco. Neanche Scherzi a parte sarebbe stato così convincente. Adesso mi raccomando: cancellate i post imbarazzanti e ritornate sul pianeta Terra. Sondaggio auto-commissionato e la società che ha avuto l’incarico non si occupa, pensate un po’, nella sua missione istituzionale proprio di sondaggi». Botte (social) da orbi.
La nomina
Mentre volano stracci tra le due fazioni, la Lega si smarca e pensa a casa sua: il segretario federale Matteo Salvini ha nominato il deputato Mirco Carloni responsabile della campagna elettorale per le Regionali nelle Marche. Ruolo che in Toscana è toccato al generale Vannacci. Questa investitura di Carloni, uomo forte e stimato del Carroccio marchigiano, rappresenta anche una sorta di malcelato invito a serrare i ranghi in un partito che ha perso troppi pezzi per strada. E una richiesta allo stesso Carloni di impegnarsi di più rispetto all’ultimo periodo nel quale aveva lasciato fare agli altri. A perorare fortemente la causa della sua nomina è stata la segretaria regionale Giorgia Latini, che così lo blinda e lo lega a sé a doppio filo: nella buona e nella cattiva sorte (elettorale).
Lei e lui
«Un grande grazie a Mirco per aver accettato la nomina come responsabile della campagna elettorale – il commento di Latini – il lavoro è tanto e la sfida impegnativa, ma tutti insieme possiamo far sì che la Lega rimanga il partito trainante del centro destra. Alle europee siamo stati il secondo partito e vogliamo continuare a crescere uniti e con determinazione. Più la sfida è difficile più la Lega lavora compatta per la vittoria». Un auspicio ma anche un monito al collega di partito Carloni, ora alleato nella campagna elettorale.