protagonisti anche i volontari dell’associazione carabinieri
Un pomeriggio intenso e commovente quello vissuto martedì 15 luglio a Bucchianico, in occasione dei festeggiamenti in onore di San Camillo de Lellis, patrono della città. Un momento di comunità e spiritualità che ha richiamato centinaia di cittadini e fedeli, tra cui militari, studenti, religiosi, volontari e medici, molti dei quali hanno indossato la croce rossa sulle vesti, simbolo del carisma camilliano.
Il programma ha preso il via con l’alzabandiera e la commemorazione al monumento ai caduti, dove due carabinieri in alta uniforme hanno deposto una corona d’alloro. Presenti autorità civili e religiose, tra cui l’arcivescovo metropolita di Chieti-Vasto Bruno Forte, il prefetto di Chieti Gaetano Cupello, il generale Baldassare Daidone comandante del Comando nazionale addestramento dei carabinieri, insieme al sindaco di Bucchianico Renzo D. Lizio e al parroco don Germano Santone. In rappresentanza di Loreto, città gemellata, è intervenuto il vice sindaco Nazareno Bighetti per l’offerta dell’olio alla lampada votiva del santo.
La cerimonia è proseguita nella piazza principale con la solenne concelebrazione eucaristica presieduta dall’arcivescovo Forte, che nell’omelia ha ricordato il valore della fede, della sofferenza offerta e della solidarietà verso i più deboli, esortando a sostenere malati ed emarginati “per scoprire la forza del Signore nella fragilità”. Momento di forte emozione, la consegna dell’olio da parte delle autorità lauretane e dei Carabinieri sull’altare.
A seguire, la processione per le vie del centro storico con la statua taumaturga e la reliquia di San Camillo, accompagnate dalla banda musicale di Termoli e dal picchetto d’onore della sezione Anc di Chieti. La folla ha espresso raccoglimento, tra preghiere e silenzi, in una cornice di grande compostezza.
Nel suo intervento, il generale Daidone ha ringraziato i militari dell’Arma “per la dedizione con cui, ogni giorno, servono le comunità”, estendendo l’apprezzamento anche all’associazione nazionale carabinieri per il loro impegno nel volontariato. Un sentito grazie è arrivato anche a medici, infermieri e religiosi “per la vicinanza a chi soffre e vive nella solitudine”.
La festa è stata anche occasione per ricordare la figura di San Camillo, fondatore dei Ministri degli Infermi, proclamato nel 1746 patrono universale dei malati, degli ospedali e della sanità militare. A Bucchianico resteranno fino a novembre la reliquia corporale e il cuore del santo, custoditi abitualmente a Roma.
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