Giallo sul disastro Air India, «È stato il comandante a spegnere i motori»
Pochi istanti prima della strage, nella cabina di pilotaggio del Boeing 787 AI171 di Air India si consuma una scena agghiacciante. La voce del primo ufficiale, sempre più agitata, chiede ripetutamente al comandante: «Perché hai spento i motori? Perché?». La risposta, registrata dalla scatola nera, è gelida: «Non sono stato io». Ma secondo le ultime rivelazioni del Wall Street Journal, confermate da fonti vicine all’indagine statunitense, a disattivare manualmente gli interruttori che controllano il flusso di carburante sarebbe stato proprio il comandante.
Il primo ufficiale, colto di sorpresa, avrebbe mostrato evidenti segnali di panico, mentre il comandante – secondo quanto riportato – avrebbe mantenuto un tono insolitamente calmo. Un botta e risposta drammatico, decisivo per comprendere la dinamica dell’incidente, che tuttavia è stato liquidato nel rapporto preliminare delle autorità indiane in appena una riga e mezza su 15 pagine. Una scelta che, secondo diversi esperti, mina la trasparenza dell’inchiesta.
Il volo AI171 era decollato da Ahmedabad, in India, diretto a Londra Gatwick, la mattina del 12 giugno 2025. A bordo c’erano 242 persone. Dopo appena trenta secondi dal decollo, l’aereo è precipitato su una mensa universitaria nel quartiere Meghani Nagar, causando 260 vittime: 241 tra passeggeri e membri dell’equipaggio (si è salvato un solo passeggero) e 19 persone a terra.
Il disastro è stato aggravato dalla grande quantità di carburante necessaria per la tratta intercontinentale: l’impatto ha provocato un’esplosione e un incendio devastante.
Secondo la relazione preliminare dell’Ufficio indiano per l’inchiesta sugli incidenti aeronautici, appena tre secondi dopo il decollo le due leve che regolano l’afflusso di carburante ai motori sono passate da «Run» a «Cut off», bloccando l’alimentazione dei propulsori. Il documento non chiarisce chi abbia eseguito la manovra, né perché.
Le fonti che hanno ascoltato le registrazioni della scatola nera parlano però di una «azione umana deliberata». Il tono diretto con cui viene posta la domanda «Perché li hai spenti?» sarebbe, secondo gli investigatori, indicativo del fatto che il primo ufficiale abbia visto il comandante compiere il gesto. Il tentativo di ripristinare il flusso – prima sul motore sinistro, poi su quello destro – arriva pochi secondi dopo, ma ormai è troppo tardi. Solo sei secondi prima dello schianto viene trasmesso il triplo «mayday», di cui ancora non si conosce l’autore.
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