Salute

Via libera Fda Usa alle e-cig Juul, la società accusata di aver indotto al fumo milioni di adolescenti

Il produttore di sigarette elettroniche Juul torna in pista. La Food and Drug Administration (Fda) statunitense ha autorizzato la vendita delle e-cig e delle cartucce di ricarica al gusto di tabacco e mentolo. Resta proibita la vendita degli aromi dolci e fruttati. La mossa rilancia l’azienda dopo che un divieto federale nel 2022 l’aveva spinta sull’orlo del fallimento. Juul è stata una pioniera nel settore dell e-cig con ricariche usb, definite l’ “i-phone del vape”. Ha reclamizzato i suoi prodotti come uno strumento per aiutare gli adulti a smettere di fumare. In realtà ciò è accaduto in misura estremamente limitata.

Le politiche di marketing dell’azienda, messe a punto con la società di consulenza McKinsey, hanno però portato milioni di adolescenti ad avvicinarsi al fumo, invertendo la tendenza alla riduzione del numero di consumatori di tabacco che durava da anni. Nel 2017, 2 milioni di adolescenti statunitensi fumavano e -cig, nel 2019 erano diventati 5,4 milioni. L’introduzione sul mercato di gusti e aromi particolarmente accattivanti per i più giovani e strategie di marketing, anche diretto, focalizzate su questo target sono stati alla base di questa esplosione. E anche dei maxi profitti incamerati da Juul negli anni precedente allo stop che avevano indotto colossi come Altria (la ex Philip Morris) e British American Tobacco ad comprare quote della società, poi cedute.

Le accuse di focalizzazione sul pubblico dei più giovani avevano indotto Juul a bloccare la vendita di tutti gli aromi tranne quello al mentolo, definito dalla società “gusto per adulti”, cosa che in realtà non si è mai dimostrata vera, visto che gli adolescenti hanno continuato a comprarne i prodotti, sostituendo con il mentolo quelli tolto dal mercato. Nel 2022, Juul ha accettato di pagare 1,2 miliardi di dollari per chiudere migliaia di cause legali legate alla diffusione delle svapo tra i giovani e i suoi prodotti sono finiti sotto revisione della Fda (accusata a sua volta di essersi mossa in ritardo e con estrema lentezza e, curiosamente, con la stessa McKinsey come consulente).

Nelle e-cig ci sono quantità di nicotina comparabili se non superiore a quelle delle normali sigarette e gli studi dimostrano che prima si inizia ad assumerla, più è difficile smettere. Non solo ragazzi, comunque. Secondo dati recenti dei Centri per il Controllo e la Prevenzione delle Malattie (CDC) statunitensi, l’uso delle svapo sta aumentando più rapidamente di quanto i fumatori abbandonino le tradizionali sigarette. Il numero di adulti statunitensi che fumano esclusivamente sigarette è diminuito di 6,8 milioni tra il 2017 e il 2023 ma circa 7,2 milioni di adulti hanno iniziato a usare esclusivamente sigarette elettroniche.

L’autorizzazione della FDA è “una pietra miliare molto importante” per l’azienda e per la sua missione “rendere obsoleta la sigaretta”, ha affermato l’amministratore delegato Juul, KC Crosthwaite. Juul ha ribadito che i suoi prodotti sono uno strumento per gli adulti che desiderano smettere di fumare. La decisione non significa che i prodotti siano sicuri o “approvati dalla FDA”. L’agenzia ha affermato che monitorerà attentamente il marketing di Juul per assicurarsi che non si rivolga a utenti minorenni. La decisione fa seguito alle aspettative del settore, secondo cui l’amministrazione Trump ridurrà gli ostacoli normativi per il lancio di nuove sigarette elettroniche e altre alternative al fumo.

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