Trentino Alto Adige/Suedtirol

Boom di denunce di infortunio in Alto Adige… ma è anche effetto della prevenzione – Cronaca



BOLZANO. Il Trentino Alto Adige è in testa alla graduatoria per numero di infortuni denunciati ma secondo il rapporto della Fondazione Studi Consulenti del Lavoro “La dimensione territoriale della sicurezza sul lavoro: i numeri del 2024” dietro ai numeri va letto esserci “un’efficace cultura della legalità”. Nella regione sono 473,2, seguita dall’Emilia Romagna (375,9) e, di molto distanziati, Veneto e Friuli Venezia Giulia.

Spicca in modo particolare il caso della provincia di Bolzano (569,2 su 10mila occupati) dove l’incidenza è particolarmente elevata. Il dato, spiega una nota, “se da un lato può essere ricondotto anche ad una maggiore presenza di studenti assicurati, con effetti sul conteggio complessivo del fenomeno, mostra i rischi derivanti dalla combinazione di fattori strutturali e culturali e statistici. Bolzano è caratterizzata da una forte presenza di settori produttivi ad alto rischio, come l’agricoltura di montagna, l’edilizia alpina e il turismo stagionale. Queste attività comportano spesso lavori manuali intensi, svolti in condizioni ambientali complesse, come cantieri in quota o interventi in aree boschive, che aumentano la probabilità di infortuni”. Inoltre la stagionalità di molte occupazioni, soprattutto nel settore turistico, implica un alto turnover di lavoratori, talvolta giovani o stranieri, che possono avere una formazione insufficiente o poca esperienza, con conseguente maggiore esposizione al rischio. Va poi considerata la specificità del territorio montano, che può rendere più pericolosi gli spostamenti e contribuire all’incidenza degli infortuni durante la conduzione di mezzi di trasporto.

“Una parte consistente dell’alta incidenza registrata – si legge però nel report – è legata anche a un’efficace cultura della prevenzione e della legalità: in Alto Adige vi è una diffusa propensione a denunciare anche gli infortuni di lieve entità, favorita dalla regolarità dei rapporti di lavoro e da un sistema assicurativo efficiente e ben integrato con le imprese”.




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