Toscana

Provincia, emergenza conti pubblici, disastro amministrativo del centrodestra guidato da Polcri


Il coordinamento provinciale del Pd di Arezzo prende posizione in merito alla gestione attuale della Provincia di Arezzo guidata dal presidente Alessandro Polcri e che non riesce ad avere una maggioranza stabile nel consiglio. La mancanza del numero legale impedisce di volta in volta l’approvazione del rendiconto e questo provoca tutta una serie di conseguenze che ricadono anche sul piano economico-finanziario. Domani ci sarà una nuova seduta e qualcosa di diverso potrebbe accadere. Nel frattempo intanto il Pd con il gruppo consiliare ha fatto degli approfondimenti anche con i dipendenti dell’ente e con i rappresentanti sindacali dai quali ha tratto una fotografia della situazione:

“Una Provincia in affanno, sempre più isolata e in difficoltà, con un presidente – Alessandro Polcri –  lontano dai problemi reali dell’Ente e non in condizione di garantire una guida responsabile e autorevole. Questo è il quadro che è emerso con chiarezza da una serie di interlocuzioni e approfondimenti promossi dal Partito democratico provinciale, in particolare durante l’incontro del 15 luglio tra Partito democratico nelle sue articolazioni comunale e provinciale di Arezzo, gruppo consiliare “Centrosinistra per Arezzo” e rappresentanti sindacali di Cgil e Cisl”.

“Al centro del confronto, la mancata approvazione – si voterà per la terza volta – del bilancio consuntivo 2024, anno in cui  la maggioranza di centrodestra era alla guida dell’Ente insieme al presidente Polcri, avendo assunto deleghe e assessorati. Tuttavia, quella stessa maggioranza non intende portare a termine il lavoro e da alcuni mesi, per motivi che appaiono del tutto personalistici e di bassa tattica politica, diserta il consiglio provinciale mostrando grande cinismo e irresponsabilità verso tutti i cittadini. Una mancanza che ha innescato una vera e propria emergenza. Durante l’incontro, i rappresentanti dei lavoratori hanno descritto un Ente in profonda crisi: carenza di personale, ridotte risorse economiche, calo costante delle entrate e una gestione amministrativa non all’altezza della difficile situazione. Il Presidente sembra aver abdicato al proprio ruolo politico e decisionale lasciando soli dirigenti e funzionari tecnici e mostrando distacco e disinteresse specialmente nell’ascolto e nell’interlocuzione con i dipendenti. Le conseguenze concrete dello stallo amministrativo sono pesanti e immediate, per fare alcuni esempi: blocco delle assunzioni e dei trasferimenti, anche quelli in essere, rallentamento nell’attuazione e quindi messa a rischio dei progetti PNRR da concludere entro il 2026, impossibilità per l’Ente di utilizzare l’avanzo di amministrazione, impossibilità a garantire la manutenzione ordinaria delle strade, del verde e specialmente delle scuole per le quali i lavori necessari si fanno in estate, pensiamo alla sicurezza o sostituzione delle caldaie. Il Partito Democratico e i consiglieri provinciali del gruppo “Centrosinistra per Arezzo” ringraziano le rappresentanze sindacali per la disponibilità che ha reso possibile un ascolto e uno scambio di informazioni utili a una riflessione più approfondita, in vista del prossimo consiglio provinciale, convocato per venerdì 18 luglio”.

Il Pd dichiara di porsi in contrapposizione ai consiglieri di centro destra, non a favore di Polcri.  “Una riflessione che prosegue nel segno della responsabilità e solidarietà agli enti territoriali, al personale pubblico e a tutti i cittadini della Provincia di Arezzo, ponendoci in posizione distinta e opposta a quella dei consiglieri di centrodestra, e non si rivolge certo a favore del presidente Polcri, che ha precise responsabilità politiche e amministrative rispetto alla situazione che si è creata”.

Si è creata quindi forte attesa per la giornata di domani. Se ci saranno almeno 7 consiglieri presenti ci sarà il numero legale che permetterà al presidente di presentare il rendiconto all’aula. 


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