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ma quali sono i più comprati?

Il cibo è meglio in vetro, dicono gli italiani. Ma quanto ne facciamo entrare in casa, veramente? E quali sono le categorie più popolari? Spoiler: c’è una sorpresa per quanto riguarda il vino.

Gli italiani apprezzano di più i cibi in vetro: ma quali sono i più comprati?

È una questione di abito: gli italiani tendono ad apprezzare di più i prodotti alimentari che “vestono” il vetro. Garanzia di trasparenza, e scusateci il gioco di parole, o magari pretesa di qualità – poco cambia, a dire il vero: i numeri redatti da YouGov per Coreve (Consorzio Recupero del Vetro) raccontano di uno Stivale innamorato del cibo in vetro. Ma quali sono i prodotti più favoriti in assoluto? E in quale regione si è più “amanti” del vetro?

YouGov ha preso in esame gli scontrini emessi in ogni tipo di canale di vendita e ha mappato il consumo di prodotti alimentari con l’imballaggio in oggetto in termini quantitativi e qualitativi. Un primo sguardo racconta che aumenta la frequenza d’acquisto di prodotti in vetro (+3.9% nell’ultimo anno) ma si contrae leggermente il numero dei pezzi acquistati per scontrino (-3,2%). E poi?

Quanto vetro facciamo entrare in casa, regione per regione

vetro pro capite

La verità è che non ci sono sconfitti. O meglio ancora: considerando le categorie di alimenti non liquidi, la percentuale di prodotti in vetro di ogni categoria ha fatto registrare una crescita su base annua. Cresce ad esempio del 2.8% l’acquisto di confetture in vetro (che toccano il 78% del totale), del 3.2% i sughi pronti che superano l’83% del totale, del 4% i sottoli e sottaceti, in vetro nell’83,4% dei casi. Sui prodotti liquidi il discorso si fa più interessante.

Dominano l’olio e i cosiddetti aperitivi, con rispettivamente il 94% e il 98% degli acquisti che indossano l’abito in vetro. Seguono a debita distanza le birre (72%), e chiudono i vini con appena il 67%. Dato che può essere interessante, quest’ultimo: nel mondo del vino c’è chi ipotizza di abbattere le emissioni sostituendo le bottiglie in vetro con con contenitori in Petma teme un contraccolpo reputazionale. La verità, però, è che già un terzo delle vendite è in packaging alternativo.

Un ultimo sguardo alla classifica delle regioni, dunque. La regione italiana in cui entrano più tonnellate di vino in assoluto è la Toscana, con 46,8 kg pro capite; seguita dalla Liguria – 42,6 kg – e dal Lazio, con 40,5 kg pro capite. Sul podio inverso, invece, siede la Puglia al gradino più basso in assoluto, con 20,5 kg pro capite; con Sardegna (20,6 kg) e Sicilia (21,6 kg) rispettivamente al penultimo e terzultimo posto.


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