Emilia Romagna

Il Comune di Ferrara assegna 30mila euro per sostenere le famiglie nelle spese di trasporto scolastico dei minori con disabilità

POLITICHE SOCIOSANITARIE – L’assessore Coletti: “Aiuto importante perché salvaguarda la possibilità per i bambini di frequentare le lezioni, senza gravare sul bilancio familiare”


L’Assessorato alle Politiche Sociosanitarie del Comune di Ferrara assegna altre risorse per tutelare la partecipazione attiva alla vita comunitaria dei cittadini più fragili. Nello specifico, 22 famiglie del territorio sono risultate idonee ad ottenere quasi 30 mila euro, erogati a titolo di rimborso per il trasporto scolastico dei propri figli con disabilità iscritti fino alla scuola secondaria di primo grado. I beneficiari sono stati individuati attraverso una procedura pubblica avviata su impulso dell’assessore comunale alle Politiche Sociosanitarie Cristina Coletti. 

“Continueremo a promuovere qualsiasi iniziativa che vada nella direzione di rafforzare le prestazioni di welfare sociale e nella tutela dei diritti di ogni cittadino – spiega l’assessore Coletti -. Questo aiuto è molto importante perché salvaguarda la possibilità per i bambini con disabilità di frequentare le lezioni, senza gravare sul bilancio familiare. Per rendere più efficace il sostegno, la scelta è stata quella di consentire la presentazione delle richieste anche alle famiglie con minori iscritti negli istituti scolastici che hanno sede al di fuori del nostro territorio comunale. Con queste azioni, l’intento è fornire un aiuto concreto nella quotidianità affinché non venga mai meno l’inclusione sociale di ogni cittadino. Un ringraziamento anche agli operatori dello Sportello Sociale Unico Integrato, che si sono messi a disposizione per aiutare le famiglie al momento della presentazione della documentazione”. 

Nell’ambito di questa manovra sono stati riconosciuti contributi pari a 7 euro per ogni giorno di frequentazione delle lezioni nel corso dell’anno scolastico 2023-2024.Delle domande complessive pervenute (26), 4 non sono state accettate in quanto i richiedenti erano già fruitori di un abbonamento gratuito per il trasporto pubblico.

L’accesso alla misura era infatti subordinato alla necessità dei minori di dover ricorrere al trasporto individuale in quanto i mezzi collettivi fossero ritenuti non conformi al soddisfacimento delle specifiche necessità in termini di orario, percorso di viaggio oppure supporto all’accompagnamento.



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