Ancora sotto accusa per stalking: stavolta la moglie chiede 50mila euro di danni

di En.Ber.

Chiede 50 mila euro di risarcimento la moglie del 53enne di Perugia finito sotto processo ancora una volta per stalking. I fatti contestati in questa fase seguono alla condanna inflitta dal tribunale del capoluogo un anno fa – luglio 2024 – e vengono discussi davanti al giudice per l’udienza preliminare Margherita Amodeo. Secondo quanto si legge nel capo di imputazione l’uomo, difeso dall’avvocato Ubaldo Minelli, «molestava la moglie e i figli di 14 e 17 anni, addebitandogli la responsabilità del suo allontanamento dall’abitazione familiare». 

Gli atti Nelle carte giudiziarie si parla di «ripetute condotte persecutorie e vessatorie», «tentativi di avvicinamento e approccio, anche via whatsapp con le vittime, costrette a modificare le quotidiane abitudini di vita». In seguito alla sentenza di condanna emessa dal giudice Sonia Grassi un anno fa (due mesi e dieci giorni di reclusione) ecco i primi messaggi alla moglie: «Con insistenza e petulanza la intimoriva e le addossava la responsabilità della situazione». Durante la scorsa estate l’imputato ha «tentato di riallacciare la relazione sentimentale» ma «a fronte del netto rifiuto della donna la accusava di essere ‘la causa di tutto’». Quasi ogni sera – ricostruisce il pm – si recava ad una sagra dove la figlia prestava servizio come volontaria, oppure al luna park di Pian di Massiano dove si trovava la moglie che in alcune circostanze avrebbe pure «pedinato» nei pressi di un supermercato «accusandola di avere una relazione con un altro uomo».