Napoli, cosmetici cancerogeni: 15 denunce e 2milioni di articoli sequestrati
La Guardia di Finanza di Napoli ha sequestrato oltre 2 milioni di articoli contraffatti e cosmetici cancerogeni, denunciando 15 persone per tutelare la salute pubblica.
NAPOLI- Un’imponente operazione della Guardia di Finanza di Napoli ha portato al sequestro di oltre due milioni di articoli contraffatti e non sicuri. Tra questi cosmetici contenenti sostanze cancerogene, e alla denuncia di 15 persone. L’intervento, che ha interessato diverse località tra Napoli e la sua provincia. I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Napoli, con un’azione mirata condotta dalla Compagnia di Portici, hanno passato al setaccio numerosi esercizi commerciali al dettaglio e all’ingrosso, situati a Napoli, Portici, Ercolano e San Giorgio a Cremano. L’individuazione di questi centri di distribuzione è avvenuta anche grazie a un attento monitoraggio delle principali piattaforme di social network.
L’attenzione si è concentrata in particolare su prodotti cosmetici, recanti marchi nazionali e internazionali, che si sono rivelati pericolosi per la salute. All’interno di questi articoli è stata infatti rilevata la presenza di buthylphenyl methylpropional, più comunemente noto come “lilial”. Questa sostanza è classificata tra le “CMR” (cancerogene, mutagene e tossiche per la riproduzione) e, di conseguenza, il suo utilizzo è severamente vietato.
NAPOLI, NON SOLO COSMETICI CANCEROGENI: CONTRAFFAZIONE A TUTTO TONDO
Oltre ai cosmetici, l’operazione ha permesso di individuare e sequestrare una vasta gamma di altri prodotti contraffatti. Tra questi figurano bigiotteria e giocattoli che riproducevano fedelmente noti marchi di fabbrica, personaggi dei cartoni animati e di celebri serie televisive, nonché articoli religiosi. Al termine delle indagini e degli interventi, 9 responsabili sono stati denunciati a piede libero all’Autorità Giudiziaria per reati di contraffazione e violazioni in materia di sicurezza dei prodotti. Ulteriori 6 soggetti sono stati segnalati alla locale Camera di Commercio per l’applicazione delle sanzioni amministrative previste, che possono raggiungere un massimo di 30.000 euro. Questa operazione sottolinea l’impegno costante delle forze dell’ordine nella tutela della salute dei cittadini e nella lotta contro la contraffazione e la commercializzazione di prodotti pericolosi.
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